Gli impianti dell’ex Ilva di Taranto vanno chiusi se inquinano ancora
La Corte di giustizia dell’Ue dice basta alle proroghe in mancanza di una valutazione certa sull’impatto su ambiente e salute: cosa cambia per l’ex Ilva.
La Corte di giustizia dell’Ue dice basta alle proroghe in mancanza di una valutazione certa sull’impatto su ambiente e salute: cosa cambia per l’ex Ilva.
A tre anni dalla storica sentenza Cordella sull’Ilva di Taranto, la Corte europea dei diritti dell’uomo condanna ancora l’Italia: il rischio per la salute persiste.
Il primo maggio 2022 torna l’Uno maggio Taranto libero e pensante, una giornata di festa in cui la musica fa da amplificatore per l’impegno sociale.
Annullate dopo 3 anni le enormi condanne per l’inquinamento all’Ilva di Taranto: accolto il ricorso per cui i giudici, tarantini, erano “parti offese”.
L’oro di Taranto non è l’acciaio dell’ex Ilva. La città pugliese è ricca di tesori culturali e naturalistici tutti da scoprire. Il reportage.
A Taranto è cominciata la piantumazione della prima foresta urbana del Mezzogiorno che per ora prevede la messa a dimora di 250 alberi: primo passo verso il titolo di capitale verde d’Europa.
Appena trentenne, toscano, una volontà ferrea di difendere l’ambiente. Così l’avvocato Ugo Taddei lascia l’Italia e si propone all’unica associazione europea che usa il diritto nell’interesse pubblico ed è specializzata in diritto ambientale: ClientEarth, con quartiere generale a Londra, ma attiva in vari paesi dell’Unione europea, almeno nove. Da gennaio Taddei dirige a Bruxelles l’unità sull’inquinamento
Taranto come Essen. Il sogno della città pugliese è passare dall’essere famosa negativamente per il polo siderurgico, a capitale verde d’Europa. Un’impresa difficile, ma non impossibile. L’intervista al vicesindaco Rocco De Franchi.
L’Italia si è dotata finalmente di un Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente: un altro passo, dopo la legge sugli ecoreati, verso la realizzazione di politiche omogenee di azione e controllo della sostenibilità ambientale. La legge che è stata approvata in via definitiva prevede infatti una vera e propria ‘rete’ di raccordo tra le regioni e lo
Italia sotto processo per l’Ilva. Accolti due ricorsi presentati da 182 cittadini di Taranto: non sarebbero state adottate tutte le misure necessarie a preservare la salute dei residenti.