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10 anni di lotte ambientaliste in Ecuador, dove i diritti della madre Terra sono sanciti dalla Costituzione
A dieci anni dall’inclusione dei diritti della madre Terra – la Pachamama – nella Costituzione ecuadoriana, vediamo a che punto siamo.
A dieci anni dall’inclusione dei diritti della madre Terra – la Pachamama – nella Costituzione ecuadoriana, vediamo a che punto siamo.
Per la prima volta, una donna indigena diventa deputata in Brasile. Si chiama Joênia Wapichana e da sempre difende in tribunale i diritti del suo popolo.
La siccità e gli incendi che hanno colpito la Svezia questa estate minacciano la sopravvivenza delle renne e dei nativi che dipendono dalla pastorizia.
Per salvarsi il posto come primo ministro australiano, Malcolm Turnbull rinuncia al piano per la riduzione delle emissioni mentre gli aborigeni combattono contro una delle miniere di carbone più grandi al mondo.
Le lingue indigene sono un patrimonio inestimabile che va protetto, insieme ai diritti delle popolazioni native. Per questo l’Onu ha dichiarato il 2019 l’Anno internazionale delle lingue indigene.
L’uomo, che vive da solo nella foresta amazzonica da oltre venti anni rifiutando ogni contatto, è stato ripreso per la prima volta.
In Malawi gli effetti del riscaldamento globale sono già evidenti, per minimizzare i danni è stato varato un piano quinquennale di resilienza che combina informazioni metereologiche avanzate e l’antica conoscenza indigena.
I popoli indigeni hanno un legame profondo con la propria terra. Ora uno studio rivela che potrebbero salvare oltre un quarto del pianeta e le sue regioni più incontaminate.
L’attività principale delle comunità locali, la pastorizia delle renne, è minacciata dal clima che cambia. Per aiutarli un progetto di resilienza che unisce tradizione e innovazione.
I nativi non hanno sufficienti difese immunitarie e, se non saranno adottate al più presto misure d’emergenza, potrebbero morire centinaia di persone.