
I dubbi sull’annuncio dell’abolizione della polizia morale in Iran
L’Iran annuncia l’abolizione della polizia morale, ma sono oltre 400 i morti in quasi tre mesi. Per le attiviste è solo una mossa del regime per resistere.
L’Iran annuncia l’abolizione della polizia morale, ma sono oltre 400 i morti in quasi tre mesi. Per le attiviste è solo una mossa del regime per resistere.
Dopo 5 anni dall’ultima esecuzione, il Kuwait torna ad applicare la pena di morte. Sette persone, tra cui due donne, vengono impiccate.
Mondiali in Qatar, l’italiano Mario Ferri invade il campo durante Portogallo-Uruguay con una bandiera arcobaleno e una maglia pro Ucraina e donne iraniane.
La Turchia ha lanciato un’operazione a seguito dell’attentato a Istanbul del 13 novembre, colpendo le zone controllate dai curdi in Siria e Iraq.
Una corte dell’Iran ha comminato la prima pena di morte per un manifestante delle proteste in corso. Migliaia di altre persone sono sotto processo.
L’atleta iraniana Elnaz Rekabi ha gareggiato senza velo ai Campionati asiatici di arrampicata a Seul. Potrebbe essere portata nel carcere di Evin.
Fiamme, spari ed esplosioni hanno causato diverse vittime nella prigione dei dissidenti di Evin. Intanto in Iran le proteste continuano.
Dalla morte di Masha Amini le proteste in Iran non si sono mai fermate. E la repressione del regime ha colpito anche la cittadina italiana Alessia Piperno.
Il governo in Iran blocca il libero accesso a internet contro le proteste e introduce il riconoscimento facciale per individuare le donne attiviste.
Il 16 settembre è morta Mahsa Amini, una donna 22enne in custodia della polizia religiosa. E l’Iran è sceso in piazza per protestare contro il regime.