La lince iberica non è più in pericolo
Una storia di successo per la conservazione della lince iberica: il suo stato passa da “in pericolo” a “vulnerabile”.
L’Unione internazionale per la conservazione della natura, meglio conosciuta con la sigla inglese Iucn (International union for conservation of nature), è un’organizzazione non governativa con sede in Svizzera. Il principale obiettivo dell’Iucn è quello di “incoraggiare il mondo a conservare l’integrità e la diversità della natura” e “assicurare che qualsiasi utilizzo delle risorse naturali sia equo e sostenibile”. L’Iucn è responsabile, fra le altre cose, dell’aggiornamento della Lista rossa, cioè dell’elenco delle specie animali e vegetali a rischio estinzione, e di due liste verdi: una dedicata alle specie in aumento, e l’altra riservata alle aree protette capaci di soddisfare requisiti piuttosto stringenti. Dal 3 all’11 settembre 2021 a Marsiglia, in Francia, si tiene il Congresso mondiale dell’Iucn.
Una storia di successo per la conservazione della lince iberica: il suo stato passa da “in pericolo” a “vulnerabile”.
L’organizzazione Iucn ha aggiornato la Lista rossa delle specie a rischio. Su 14.898 specie di pesci d’acqua dolce, 3.086 rischiano di scomparire.
Nel mondo ci sono 6.016 specie di libellule e damigelle. Addirittura il 16 per cento, però, è a rischio di estinzione. A dirlo è la Lista rossa dell’Iucn.
Alcune delle foreste presenti nell’elenco dei patrimoni dell’umanità sono “malate”. Ne parliamo con Elena Osipova dell’Iucn e Giorgio Vacchiano della Sisef.
Sulle 544 specie di uccelli che vivono in Europa, una su cinque è “minacciata” o “quasi minacciata”. Anche corvi e quaglie rischiano l’estinzione.
La pesca industriale sta portando all’estinzione di moltissime specie marine, in particolare squali e razze. La denuncia contenuta in un nuovo studio.
Un gruppo di ong ha organizzato a Marsiglia un contro-vertice rispetto al congresso Iucn sulla natura, denunciando il “colonialismo verde” dell’Occidente.
Il primo censimento nazionale del patrimonio faunistico keniano rivela che restano pochi esemplari di specie iconiche come il rinoceronte nero.
142 specie di alberi invece sono già estinte. È quanto emerge da un nuovo report che per la prima volta identifica tutte le specie a rischio.
Il panda gigante resta vulnerabile, ma finalmente anche le autorità cinesi confermano quanto stabilito dall’Iucn: la specie non è più a rischio estinzione.