Land grabbing in Africa, il caso del Madagascar
Il land grabbing in Africa ha conosciuto e vive diverse fasi. Il caso del Madagascar, però, è emblematico e fa capire quali sono gli effetti sulla popolazione locale.
Il land grabbing in Africa ha conosciuto e vive diverse fasi. Il caso del Madagascar, però, è emblematico e fa capire quali sono gli effetti sulla popolazione locale.
Cos’è il land grabbing e dove si pratica. Ma soprattutto quali sono i danni all’ambiente e alle comunità locali che popolano le terre del sud del mondo.
Il Brasile continua a diversificare il suo mix energetico e si conferma uno dei paesi più promettenti in tema di energie rinnovabili e lotta alla deforestazione.
Il land grabbing, la deforestazione e altri crimini ambientali sono entrati a far parte della lista dei reati classificati come crimini contro l’umanità, secondo la Corte penale internazionale.
Attivista tanzaniano, leader e membro della tribù Masai, Edward Loure è il vincitore del Goldman environmental prize 2016 per l’Africa. Loure è stato premiato per i suoi sforzi mirati a difendere il diritto alla terra dei popoli indigeni in Tanzania e a dimostrare che i nativi sono grandi amministratori della propria terra e degli ecosistemi locali. Il premio Goldman è la
Dagli sprechi alimentari alle filiere produttive, dalla denutrizione alla biodiversità percorrendo gusti, costumi e paesaggi di Europa, Asia, Africa e America Latina: è con questo fitto ordine del giorno che la rassegna “Tutti nello stesso piatto”, ovvero il Festival Internazionale di Cinema, Cibo e Biodiversità, giunto quest’anno alla VII edizione, ci delinea un’interessante mappa geopolitica
Un nuovo studio evidenzia i vantaggi del rimboschimento su larga scala in Africa, per contrastare l’instabilità economica e i cambiamenti climatici.
Una società consapevole è quella che protegge la vita e la diversità del nostro pianeta. Queste sono le cinque sfide per la sostenibilità più importanti del nostro tempo che può affrontare solo chi è in grado di cogliere i cambiamenti.
C’è l’esposizione universale di Milano e poi c’è l’Expo dei popoli. Dal 3 al 5 giugno si tiene presso la Fabbrica del vapore di Milano un forum internazionale parallelo a Expo Milano 2015, organizzato dalla società civile per porre l’accento sull’importanza di “nutrire il pianeta” attraverso lo sviluppo sostenibile e la giustizia ambientale. In
In quella stessa Expo che ha stretto accordi con alcune tra le più grandi e controverse multinazionali del mondo, c’è anche una cascina scelta come spazio dedicato alla società civile. Si chiama proprio così, Cascina Triulza – Padiglione della società civile. Si tratta dell’unica struttura che era già presente nello spazio espositivo prima di Expo