Una fermata della metropolitana di New York cambierà nome per ricordare i moti di Stonewall
I moti di Stonewall nel 1969 diedero inizio al moderno movimento Lgbtqia+. Saranno ricordati anche da una fermata della metro di New York.
Lgbtqia+ è una sigla utilizzata per identificare lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, intersessuali, asessuali e chiunque non si definisca eterosessuale.
I moti di Stonewall nel 1969 diedero inizio al moderno movimento Lgbtqia+. Saranno ricordati anche da una fermata della metro di New York.
Dopo l’approvazione della legge sulle influenze straniere, conosciuta come “legge russa”, il partito di maggioranza in Georgia vuole ora vietare i matrimoni dello stesso sesso e il cambio di genere.
Durante la sua carriera politica Yulia Aleshina, oggi Roman, ha difeso i diritti della comunità arcobaleno. Ha lasciato l’incarico quando il movimento lgbtqia+ è stato inserito in Russia nell’elenco delle organizzazioni estremiste.
A Chiang Mai si è tenuta una conferenza per dare maggior visibilità alla comunità trans e Lgbtq+ nei settori astronomico e spaziale. Ma intanto il governo boccia la proposta di legge sul riconoscimento e la tutela delle persone con identità di genere diverse.
Una donna è stata accusata di aver “esibito i simboli di un’organizzazione estremista” sui social: erano foto della bandiera arcobaleno. Rischia il carcere.
Accolta la richiesta del ministero della giustizia russo: le persone della comunità lgbtq+ rischiano fino a dieci anni di carcere. Per l’Onu la situazione è preoccupante.
In Giappone, l’iter che devono affrontare le persone transgender è lungo e complesso. Ma una sentenza potrebbe cambiarlo, almeno in parte.
Un’insegnante è stata licenziata per aver fatto leggere in classe la versione illustrata del diario di Anna Frank, l’adolescente ebrea perseguitata dai nazisti che è uno dei simboli dell’Olocausto.
Aumentano le repressioni contro la comunità lgbtq+ in Russia, dove una nuova legge vieta la transizione di genere e le modifiche al sesso riportato sui documenti. Un provvedimento che va a colpire tanti ragazzi trans che speravano di evitare l’esercito – e la guerra – con il cambio di sesso.
L’Uganda inizia ad applicare la sua legge anti Lgbt+, una delle più punitive al mondo. Per il reato di omosessualità aggravata si rischia la pena di morte.