100mila in piazza con don Ciotti (e Decaro) per ricordare le vittime di mafia
Centomila persone alla manifestazione di Libera! per le vittime della mafia. L’abbraccio tra don Ciotti e Antonio Decaro: “È la tua vita che parla”.
Centomila persone alla manifestazione di Libera! per le vittime della mafia. L’abbraccio tra don Ciotti e Antonio Decaro: “È la tua vita che parla”.
Il 21 marzo è la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Quest’anno cerchiamo di capire come le mafie stanno facendo affari con la pandemia.
Per questo 21 marzo Libera utilizza i social e la rete per ricordare le vittime innocenti delle mafie e per costruire la comunità. L’intervista a don Luigi Ciotti.
È salito a quattro il numero delle sedi scout dell’Associazione guide e scouts cattolici italiani (Agesci) Sicilia che hanno subito episodi vandalici, dalle fiamme alla distruzione dei locali interni fino all’abbattimento dei serramenti e delle finestre, nel giro di pochi mesi. L’ultimo caso è avvenuto il 25 gennaio a Belpasso, dove la sede del Gruppo Belpasso II
È diventata suo malgrado un simbolo Prato della Valle, soprattutto oggi che ha ospitato i cinquantamila che hanno partecipato alla 24ma Giornata della memoria e dell’impegno che ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie, organizzata dall’associazione Libera. Infatti dopo le decine di arresti in tutta la regione registrati nelle scorse settimane si è portato alla
Daniela Marcone, vicepresidente di Libera, ci ha raccontato qual è lo scopo della Giornata della memoria e dell’impegno. E quali sono i ricordi che le danno la forza di lottare ogni giorno.
Così in terra, il film di Paolo Santolini dedicato al fondatore di Libera Don Luigi Ciotti, racconta gli sforzi quotidiani di un uomo in lotta contro le mafie e per gli emarginati.
Il 21 marzo è ufficialmente la Giornata in ricordo delle vittime di mafie, grazie a Libera. Ora, ogni anno il primo giorno di primavera è anche simbolo della speranza che si rinnova.
Dalla lotta all’ecomafia e agli ecoreati arrivano i primi segnali di una inversione di tendenza, dopo l’introduzione della legge sui delitti ambientali nel codice penale e un’azione più repressiva ed efficace. Secondo il rapporto Ecomafia 2016 di Legambiente, infatti, il business criminale legato ai reati di tipo ‘ecologico’ lo scorso anno ha subito una decisa frenata,
XXI giornata della memoria e dell’impegno, a migliaia in piazza. Don Ciotti replica alle critiche e chiede la riforma della legge sui beni confiscati.