Giulio Piscitelli. Vi racconto i miei 7 anni sulle rotte dei migranti
Il fotografo Giulio Piscitelli racconta le immagini della mostra “Harraga. In viaggio bruciando le frontiere”, al Forma Meravigli di Milano fino al 24 marzo.
Il fotografo Giulio Piscitelli racconta le immagini della mostra “Harraga. In viaggio bruciando le frontiere”, al Forma Meravigli di Milano fino al 24 marzo.
Dalle 21 alle 35 milioni di persone al mondo. È questa la dimensione del fenomeno a cui è dedicata la Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani voluta da papa Francesco l’8 febbraio. Un tema che interessa tutto il mondo e in particolare l’Italia, destinazione principale della rotta migratoria attraverso il Mediterraneo. Il mare che molte delle persone
La petroliera battente bandiera greca Nissos Anafi è partita oggi dal porto di Ras Lanuf, nella Mezzaluna petrolifera della Libia, con un carico di 648mila barili di petrolio greggio. La nave, lunga 249 metri e larga 44, ha una portata lorda di 115.566 tonnellate. La notizia l’ha data il sito d’informazione locale ‘al Wasat’, precisando
Sono migliaia le persone messe in salvo in 40 operazioni di soccorso da parte della guardia costiera italiana. 6.500 per la precisione, tutte partite dalle coste Libia, esattamente a 20 chilometri dalla città di Sabratah, 80 chilometri da Tripoli. Uno dei numeri più alti registrate in un solo giorno. Migranti somali ed eritrei
Le navi Aquarius e Bourbon Argos rientrano con più di 850 migranti a bordo. Recuperati i corpi senza vita di 21 donne e di un uomo.
Secondo il segretario generale dell’Onu, i combattenti Isis in fuga dal bastione libico di Sirte potrebbero scegliersi di sparpagliarsi in piccole cellule.
Processi sommari, esecuzioni, spie, uomini frustati perché ascoltano musica. L’inferno di Sirte, in Libia, città in mano all’Isis.
I venti di un nuovo intervento militare soffiano tra l’Europa e le coste nordafricane. Su richiesta del governo libico, i paesi occidentali – Francia, Gran Bretagna e Italia in testa – potrebbero decidere di dispiegare dei contingenti a protezione di siti sensibili del paese, in particolare i pozzi petroliferi, minacciati dal sedicente Stato Islamico (Isis).
Lo Stato Islamico si sovvenziona soprattutto con le vendite in nero del petrolio del Medio Oriente. Ora sta per prendere il controllo del quello della Libia. Ancora una volta è il petrolio che rischia di mettere in moto guerre e incrinare la pace nel mondo. Oltre alle tensioni politiche, al terrorismo, e alla diffusione delle armi, il petrolio è
Il governo si dice “pronto a rispondere ad una richiesta di aiuto” della Libia. Dove lavorano decine di imprese italiane, molte nel settore petrolifero.