
Lupo ucciso nel riminese, arrivano le condanne per i tre imputati
I responsabili della crudele uccisione di un lupo, avvenuta a Coriano nel 2017, hanno patteggiato le rispettive pene di reclusione.
I responsabili della crudele uccisione di un lupo, avvenuta a Coriano nel 2017, hanno patteggiato le rispettive pene di reclusione.
Il lupo deve essere salvaguardato: lo stabilisce il nuovo piano per la conservazione della specie del ministero dell’Ambiente, che esclude gli abbattimenti controllati.
È stato pubblicato il rapporto Grandi carnivori 2018, che analizza lo stato di salute di orsi, lupi e linci e le criticità legate alla loro gestione.
Via libera agli abbattimenti dunque. O forse no. La questione non è ancora dipanata del tutto perché, se da una parte le giunte regionali del Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano, appoggiate anche dal Piemonte stanno votando piani di gestione di lupi e orsi che prevedono la cattura e l’abbattimento, dall’altro il
Le fototrappole hanno documentato la presenza di sei lupacchiotti nella zona dei Magredi pordenonesi. Un bel segnale che certifica l’espansione della specie.
I Carabinieri di Rimini hanno individuato i colpevoli dell’uccisione di un lupo avvenuta lo scorso novembre a Coriano.
Secondo i responsabili dell’Oasi Lipu Castel di Guido, dove vive il branco di cui faceva parte il cucciolo, l’animale sarebbe stato investito volontariamente.
L’obiettivo del progetto è monitorare la popolazione di lupi che popolano l’alta Valle del Fiume Taro e combattere la disinformazione su questo prezioso predatore.
Con il progetto Farmers&Predators Almo Nature dona 900 chili di mangime per i cani da guardiania delle aziende zootecniche dell’Appennino piemontese.
Un nuovo studio conferma che il controllo dei predatori selvatici con metodi non violenti è più efficace del loro abbattimento.