Come difendersi dai cibi transgenici

Come difendersi dai cibi transgenici

Gli OGM sono diffusi nel mondo. Miliardi di piante transgeniche sono state piantate e coltivate, dal ’96 a oggi. Piante che spargono polline transgenico anche a distanza di chilometri. Negli USA molti cibi sono transgenici, e si registrano episodi di contaminazione (accidentale o no) di raccolti e di prodotti alimentari in ogni parte del mondo.

Dopo “mucca pazza”, “pesce pazzo?”

Dopo “mucca pazza”, “pesce pazzo?”

Il saggista James Hamilton-Paterson ha appena pubblicato sul settimanale svizzero “Weltwoche” un’inchiesta sui metodi d’acquacoltura, dal Cile alla Scandinavia. Ci sono quattro gravi problemi fondamentali che riguardano la salute, umana e animale, e l’ambiente. Nelle vasche chiuse, nei recinti in acqua, i pesci sono in sovraffollamento. Le loro deiezioni producono un inquinamento organico, che si

Arriverà il grano duro transgenico

Arriverà il grano duro transgenico

Il grano duro, una varietà di pianta Ogm che ancora mancava nel paniere delle storture genetiche della Monsanto, ha avviato il suo iter per essere approvato in USA. Un processo autorizzativo per cui occorreranno due o tre anni – che ha suscitato moltissime polemiche, sia tra i coltivatori americani che tra quelli dei paesi confinanti,

Grassi tropicali? No grazie!

Grassi tropicali? No grazie!

L’Unione Europea ha indicato sei tipi di grassi vegetali con i quali si potrà sostituire non più del 5% del burro di cacao. Allora occhio all’etichetta: se li trovate prendete un’altra direzione. E’ il modo migliore per far sentire il nostro dissenso nei confronti delle decisioni della Comunità. Burro di karité. Si ricava dai semi

Etichetta obbligatoria per i cibi Ogm

Etichetta obbligatoria per i cibi Ogm

Forse un passo avanti nella battaglia ai cibi geneticamente modificati. Dopo un interminabile negoziato, il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura UE, ha finalmente preso una decisione sull’etichettatura: d’ora in avanti, ha sentenziato l’Unione Europea, se la presenza di Ogm (nel caso in cui la coltivazione sia autorizzata) supera lo 0,9% sarà obbligatorio indicarlo al consumatore sull’etichetta.

La competizione dell’uovo

La competizione dell’uovo

Lo scorso 11 ottobre si è tenuta la giornata mondiale dell’uovo. Una celebrazione a livello internazionale promossa dall’International egg commission, la struttura che rappresenta gli interessi dei produttori di uova. Qui da noi l’Unione nazionale avicoltori (Unav) ha diffuso alcuni dati: l’Italia è al sesto posto per consumo pro-capite, nel mondo (sul gradino più alto

SPECIALE Dalla parte dei polli

SPECIALE Dalla parte dei polli

Provate a passare la vostra vita in piedi su una mattonella: è quanto sono costrette a fare le galline da carne ed ovaiole nel nostro paese, in Europa, in Nord Africa. Lo spazio a disposizione per le povere galline “da produzione”, cresciute negli allevamenti “in batteria” è di 450 centimetri quadrati: un foglio di quadernone.

SPECIALE dalla parte dei conigli

SPECIALE dalla parte dei conigli

Bestioline tenere che con la loro coda a “pon pon” e le orecchiotte lunghe ci fanno venire in mente tenerezza e simpatia, sono invece tenute accalcate in gabbiaccie metalliche, sottoposte a continue punture, spelacchiate. Inoltre ha denunciato ultimamente la trasmissione “Report” di RaiTre che i controlli sulla carne di coniglio sono assenti nonostante l’ingente quantità

SPECIALE Dalla parte delle mucche

SPECIALE Dalla parte delle mucche

Spesso si ammalano (per le condizioni-limite in cui vivono) e perciò vengono sottoposte a terapie antibiotiche senza requie: agli esami si rileva un’incidenza elevata di lesioni muscolari dovute all’uso di sostanze xenobiotiche. Insomma, vengono dati loro troppi farmaci. La dipendenza della zootecnia dall’industria farmaceutica ha molti riflessi negativi: sofferenza e patologie iatrogene (drivanti da abusi

Il prione della “mucca pazza” anche nei muscoli?

Il prione della “mucca pazza” anche nei muscoli?

Un nuovo studio USA allarga i rischi potenziali. Le proteine degenerate responsabili del morbo di “mucca pazza” (BSE) e della sua versione umana (nvCJD), i prioni, sarebbero in grado di riprodursi anche nei tessuti muscolari. Se verrà confermata, la notizia smentisce la convinzione che i prioni potessero formarsi solo nei tessuti linfatici e nervosi. E