Blue economy: quali lavori per i più giovani? Se ne parla a Ecomondo 2024
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Il mare è una vasta distesa d’acqua salata che copre la maggior parte della superficie terrestre. È essenziale per la vita sulla Terra, poiché fornisce habitat per una vasta gamma di specie marine e influisce sul clima globale. Il mare offre risorse naturali come pesce, crostacei e alghe utilizzati per il cibo e altri prodotti. È anche un luogo di svago e ricreazione per molte persone, offrendo opportunità per attività come il nuoto, il surf e la navigazione. Tuttavia, il mare è anche minacciato da problemi come l’inquinamento, il surriscaldamento eccessivo e la pesca eccessiva, che richiedono azioni di conservazione per proteggerlo e preservarlo per le generazioni future.
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
A Ecomondo 2024, Water Defenders Alliance presenta un evento dedicato alla valorizzazione della cooperazione nella tutela delle risorse idriche.
AI e tecnologie predittive per la blue economy e la sostenibilità marina: scopri tutte le innovazioni a Ecomondo 2024.
Il giornalista Stefano Liberti ripercorre le storie raccolte nelle pagine di Tropico Mediterraneo, il suo ultimo libro edito da Laterza.
La crisi climatica ha avuto conseguenze enormi sugli ecosistemi marini: lo dimostra il Rapporto sullo stato degli oceani di Copernicus.
La storica Barcolana di Trieste è anche l’occasione in cui sensibilizzare i diportisti e dotarli di strumenti per ridurre il proprio impatto ambientale.
Entro il 2025, 40 porti italiani saranno dotati di spugne per assorbire gli oli. Si inizia da cinque tappe simboliche: Napoli, Messina, Brindisi, Ravenna e Trieste.
Dal 7 all’11 ottobre il concorso internazionale dedicato a cortometraggi e lungometraggi che raccontano il futuro del mare e del nostro Pianeta.
Le concessioni balneari delle nostre coste continuano a essere nelle mani di chi le detiene da anni. Approvata una nuova proroga di tre anni, d’accordo con la Commissione europea.
Il livello medio globale del mare sta aumentando a ritmi senza precedenti negli ultimi 3.000 anni a causa del riscaldamento globale. Sono necessarie azioni urgenti e globali.