Cosa dice il “rapporto Draghi” su ambiente, clima e diritti
Il corposo rapporto consegnato da Mario Draghi su competitività ed economia sembra far primeggiare innanzitutto le necessità delle imprese.
Mario Draghi, già presidente della Banca centrale europea dal 2011 al 2019 e presidente del Consiglio dei ministri, è stato insignito dell’onorificenza di “statista dell’anno” durante la cerimonia dei World statesman award 2022 che si è tenuta a New York. Il governo che presieduto aveva il compito di traghettare il paese fuori dalla crisi sanitaria e climatica, nella speranza che la ripresa sia all’insegna della sostenibilità. Poi si è ritrovato a fare i conti con la guerra in Ucraina e la minaccia russa che ha portato l’Europa in una terza crisi: quella energetica. Il suo governo, però, è stato sfiduciato a pochi mesi dalla scadenza naturale della legislatura. Portando gli italiani verso elezioni anticipate.
Il corposo rapporto consegnato da Mario Draghi su competitività ed economia sembra far primeggiare innanzitutto le necessità delle imprese.
L’Italia firma un accordo con l’Algeria per ottenere più gas. Per terminare una dipendenza pericolosa, si rischia di crearne un’altra analoga.
Al vertice hanno partecipato grandi aziende e capi di stato, ma molti hanno criticato la scarsa attenzione dedicata al mondo dei piccoli produttori.
Dopo un lungo dibattito, la commissione Affari costituzionali del Senato ha votato per alcune modifiche alla Costituzione molto attese dagli ambientalisti.
Via libera del Consiglio dei ministri al pacchetto di riforme sulla mobilità incluse nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Dalla rete ferroviaria alla mobilità elettrica, passando per l’idrogeno. I punti caldi.
Il nuovo decreto legge è al varo del Consiglio dei ministri. In arrivo nuove strette anti-Covid a partire dal lunedì 15 marzo.
Per il primo dpcm del governo Draghi si attende ancora il parere del Cts, ma ci sono già molti punti fermi: la novità è la riapertura di cinema e teatri.
Gli aggiornamenti in tempo reale sul voto di fiducia al governo Draghi in Parlamento, l’ultimo passaggio prima dell’insediamento.
Il governo Draghi appoggia l’inserimento del concetto di sviluppo sostenibile all’interno della costituzione: c’è già una proposta di legge in Senato.
Emergenza e ricostruzione sono state le due parole chiave usate dal presidente Mario Draghi nel discorso con cui ha chiesto la fiducia al Senato.