Cop29, senza azioni sul clima 20 milioni di persone in fuga attorno al Mediterraneo
Uno studio della rete di esperti MedECC e dell’Unione per il Mediterraneo mostra quanto il bacino sia vulnerabile di fronte al riscaldamento globale.
La parola “Mediterraneo” deriva dal termine latino mediterraneus, che significa “in mezzo alle terre”. Questa è una delle prime cose che ci vengono insegnate da bambini quando impariamo la storia delle imprese che si sono svolte nelle sue acque. Quello che però non sempre ci viene detto, è ciò che accade sotto la superficie del Mediterraneo, in quel mondo quasi sconosciuto che si cela nelle profondità marine. Anche qui, ogni giorno, vanno in scena grandi battaglie con coraggiosi eroi che proteggono i più deboli. Per mettere in luce le storie di chi difende uno dei mari più sfruttati e più inquinati del Pianeta, l’8 luglio si celebra la Giornata internazionale del Mediterraneo.
Uno studio della rete di esperti MedECC e dell’Unione per il Mediterraneo mostra quanto il bacino sia vulnerabile di fronte al riscaldamento globale.
A Ecomondo 2024, Water Defenders Alliance presenta un evento dedicato alla valorizzazione della cooperazione nella tutela delle risorse idriche.
Il giornalista Stefano Liberti ripercorre le storie raccolte nelle pagine di Tropico Mediterraneo, il suo ultimo libro edito da Laterza.
L’acqua del mar Mediterraneo sulla costa di fronte a Nizza, in Francia, ha toccato un record assoluto, battendo il massimo registrato nel 2023.
Gli enti locali cercano di riparare i danni dovuti alla moria di pesci nella laguna di Orbetello, in Toscana, in piena stagione turistica.
La popolazione di vermocane è diventata invasiva, la causa principale è l’aumento delle temperature dell’acqua. Ma è così terribile come dicono?
Cruciale per la salute del pianeta, il mar Mediterraneo è al centro degli sforzi internazionali per la conservazione e sarà protagonista alla fiera Ecomondo 2024.
Il pesce del Mediterraneo è virtualmente esaurito nei primi sei mesi dell’anno. Per il Wwf occorre proteggere gli habitat marini e ridurre il consumo di prodotti ittici.
Dopo i rilievi nell’acqua potabile del Veneto e della Lombardia, sono state trovate tracce di Pfas nei delfini, tartarughe e squali spiaggiati sulle coste della Toscana.
Tra il maggio 2022 e il maggio 2023 il Mediterraneo, sempre più hub dei cambiamenti climatici, ha registrato un’ondata di calore lunghissima.