Francia, altre quattro persone arrestate per aver fornito sostegno ai migranti
Nella giornata di venerdì quattro persone sospettate di aver aiutato alcuni migranti in arrivo dall’Italia sono state arrestate in Francia.
Nella giornata di venerdì quattro persone sospettate di aver aiutato alcuni migranti in arrivo dall’Italia sono state arrestate in Francia.
Per Cédric Herrou la procura ha chiesto una condanna a otto mesi per aver aiutato alcuni migranti eritrei a trovare riparo in Francia.
La protesta è scoppiata la sera a cavallo tra il 2 e il 3 gennaio 2017, nel Centro di prima accoglienza di Cona, in provincia di Venezia. 190 residenti. Secondo le autorità intervenute nella notte, alcuni migranti hanno impedito ai 25 operatori di uscire dalla struttura per protesta, una volta scoperto il decesso di una
La popolazione di Mosul, in Iraq, è costretta a scegliere se abbandonare le proprie case o restare nel cuore di una battaglia lunga e cruenta.
Sussultiamo d’orrore davanti alle immagini dei civili uccisi ma poi fingiamo di non sapere che chi è riuscito a scappare marcisce in campi profughi, alle porte d’Europa. Le parole della presidente di Legambiente.
Il viaggio, la creatività, la speranza. Sono alcuni dei temi di The Expats, la web serie sugli afroitaliani che vivono all’estero, sognando l’Italia.
La barriera costeggia la tangenziale di Calais, con l’obiettivo di impedire ai migranti di salire clandestinamente sui camion diretti nel Regno Unito.
Vengono per lo più dalla Romania, dal Marocco, dalla Cina e dal Bangladesh, ma sono in forte aumento anche gli ingressi dei cittadini dell’Africa subsahariana. Partono per la Gran Bretagna, per la Germania, per la Svizzera. Sono state queste le rotte principali delle migrazione da e per l’Italia, registrate dall’Istat durante tutto il 2015, con
La solidarietà verso i rifugiati politici e i richiedenti asilo si fa anche utilizzando la bicicletta: così Roma mostra decisamente il suo volto altruista oltre che sostenibile. Almeno questo è l’intento di Gazebike, associazione e ciclofficina che si trova nei pressi del Parco degli Acquedotti, reso famoso in tutta Italia dal film “La grande bellezza”.
Un pulmino guidato da dottoresse in fuga dallo Stato Islamico diventa una clinica mobile per tutte le donne, anche loro in fuga, che vivono in campi profughi e nelle zone più remote del paese.