Ci sono meno bambini che lavorano
La lotta al lavoro minorile nel mondo sta facendo progressi. Secondo i dati diffusi dal nuovo rapporto dell?Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) il numero di bambini costretti a lavorare
La lotta al lavoro minorile nel mondo sta facendo progressi. Secondo i dati diffusi dal nuovo rapporto dell?Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) il numero di bambini costretti a lavorare
La legge che elimina le differenze tra figli sta per essere integrata con un decreto del Consiglio dei ministri.
La scelta dei colori con cui personalizzare i diversi ambienti di vita non è una questione banale come può sembrare.
Se siete indecisi sul dove passare le prossime vacanze, provate a prendere in considerazione il fiume. Navigando in house boat, a ritmo della natura.
Ridere, sorridere e cercare sempre di essere positivi, questa la ricetta di felicità, salute e tranquillità. Ma soprattutto non condurre una vita monotona!
Oltre 240 milioni di ragazzi nel mondo sono costretti a lavorare; 171 milioni di questi in lavori faticosi e in condizioni pericolose.
Per farci spiegare di cosa si tratta abbiamo intervistato Paolo Pastore, il Direttore del Consorzio Fairtrade, l?ente italiano che certifica i prodotti del commercio equo e solidale. Partiamo dal principio? cos?è il commercio equo e solidale? E? una forma di economia nuova, di economia alternativa che punta a pagare nei paesi produttori un prezzo equo
“Vogliamo liberare i reparti di ostetricia da una pressione quotidiana operata dall’industria che produce latte artificiale e lo distribuisce gratuitamente nei reparti. Salvo poi praticare all’esterno prezzi anche tre volte superiori rispetto a quelli che si registrano in altri paesi europei. La scienza medica più aggiornata ci dice che il ricorso a questi prodotti è
In Iraq ci sono 13 milioni di bambini, pari al 62% dell’intera popolazione. Non è esagerato perciò affermare che si tratta di un “Paese di bambini”. Sono noti a tutti i tragici eventi che hanno segnato la storia recente del Paese, pochi sanno però che sono soprattutto i bambini a patire le sofferenze più grandi.
Intorno al fenomeno del turismo sessuale di massa ruotano enormi interessi economici con un vorticoso giro d’affari che fattura milioni di dollari