La Turchia lascia la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne
La Turchia abbandona la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Per il presidente Erdogan non difendeva la famiglia e favoriva le comunità Lgbt.
È ora di dire basta alle mutilazioni genitali femminili (Mgf). Ma fermare questa pratica non è facile. Scopri cos’è, dove e perché viene eseguita, e chi è riuscito ad abbandonarla con successo.
La Turchia abbandona la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Per il presidente Erdogan non difendeva la famiglia e favoriva le comunità Lgbt.
Il Kenya ha l’obiettivo di porre fine alle mutilazioni genitali femminili entro il 2022, ma questa pratica illegale è aumentata a causa della chiusura delle scuole durante la pandemia.
Il Sudan ha finalmente vietato le mutilazioni genitali femminili, portando a termine uno sforzo decennale. Al momento quasi tutte le donne del paese sono vittime di questa pratica.
A 25 anni Nice Nailantei Leng’ete è ambasciatrice Amref contro le mutilazioni genitali femminili. Nel 2018 la rivista Time l’ha inserita tra le cento personalità più influenti al mondo.
È un annuncio storico quello del procuratore generale della Somalia, che ha deciso di affrontare per la prima volta in tribunale la questione delle mutilazioni genitali femminili per condannare chi le pratica.
La musica del Mali di Fatoumata Diawara è un omaggio alle contaminazioni di stili e alla voce orgogliosa delle giovani donne africane.
Oggi ci sono almeno 200 milioni di donne che hanno vissuto il dramma delle mutilazioni genitali femminili, con drammatiche conseguenze fisiche e psicologiche.
Lenteta, Weyinitu, Dorite, Dirshaye e Birtukan sono solo alcuni dei cinquanta membri dell’Uncut girls club (il Club delle ragazze non mutilate): un gruppo tutto al femminile che si riunisce regolarmente in una scuola nel distretto di Bonazura in Etiopia per confrontarsi sui rischi legati alle mutilazioni genitali femminili (Mgf) e sulle strategie per combatterle. Attraverso l’istruzione e la consapevolezza questo fronte
L’ong senegalese Tostan aiuta le comunità africane a rinunciare ad alcune tradizioni come la mutilazione dei genitali femminili e i matrimoni precoci.
Uno degli ultimi atti del presidente della Nigeria Goodluck Johnson è stato di firmare una legge, la Violence against persons (prohibition) act, che a partire da maggio del 2015 vieta le mutilazioni genitali femminili (Mgf) in tutto il paese. Delle 140 milioni di donne e ragazze che, al mondo, sono state sottoposte a interventi di