20 città che rischiano di restare senz’acqua entro il 2050
Dagli Stati Uniti all’Afghanistan, queste sono le città che non avranno acqua a sufficienza nel 2050 a causa dei cambiamenti climatici, secondo uno studio su Nature.
The Nature Conservancy, con base a Arlington, nello stato americano del Virginia, è una delle organizzazioni ambientali più importanti al mondo, lavorando per proteggere aree e acque ecologicamente importanti dal 1951. Qui trovate tutte le informazioni più recenti riguardo ai progetti di The Nature Conservancy, portati avanti grazie al supporto di un milione di membri, e contributi editoriali del suo Global managing director per le Città, Pascal Mittermaier.
Dagli Stati Uniti all’Afghanistan, queste sono le città che non avranno acqua a sufficienza nel 2050 a causa dei cambiamenti climatici, secondo uno studio su Nature.
L’Antartide si scioglie più velocemente del previsto. Un’escalation che può spingerci ad attuare i cambiamenti di cui abbiamo bisogno per prosperare in un mondo sempre più caldo per proteggere le città costiere
Le Seychelles salderanno parte del debito pubblico milionario in cambio del loro impegno a proteggere l’oceano. L’accordo era stato avviato nel 2012 dall’organizzazione ambientalista Nature Conservancy e dal governo del paese dell’India occidentale. “È la prima volta che uno scambio debito-natura si concentra sulla conservazione di aree marine e sull’adattamento di queste ai cambiamenti climatici”, ha affermato
A cura di Mara Budgen e Tommaso Perrone Giulio Boccaletti, global managing director di Nature Conservancy, è intervenuto alla presentazione del secondo Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile che si è tenuta il 31 marzo 2016 a Milano. Ha trattato una delle questioni centrali che sta affrontando ora la comunità internazionale: come far crescere
Nel secolo delle città, i sindaci stanno dimostrando di impegnarsi sul serio per combattere i cambiamenti climatici e per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Nel Ventunesimo secolo la crescita urbana vedrà la più rapida espansione nella storia dell’umanità. Nelle città dell’Asia e dell’Africa, in cui l’urbanizzazione avanza a un ritmo più veloce, la popolazione aumenterà di parecchi miliardi. Per questo motivo sarà necessario pianificare uno sviluppo massiccio delle infrastrutture urbane nelle strade, negli impianti di tubazione, nelle linee elettriche
Nelle aree urbane, quando piove o c’è un temporale, l’acqua che scende dalle infrastrutture di cemento va a finire nei tubi di scarico fognari, spesso vecchi e sovraccarichi, per poi sfociare nei fiumi o negli oceani. In caso di inondazione, quest’acqua può causare disastri, comportare un dispendio di ingenti somme di denaro e portare con
Si stima che tra soli 35 anni sei miliardi di persone, l’equivalente dell’intera popolazione mondiale dell’anno 2000, vivranno nelle città. Con tre quarti dell’umanità insediata nelle aree urbane – un fenomeno che può essere definito la più grande migrazione della storia dell’uomo – sorgeranno considerevoli punti critici. Durante questo lasso di tempo sarà nostro compito
Per molti di noi il percorso verso un mondo più sostenibile è paragonabile all’attraversamento di un passo alpino, una strada in salita e dissestata piena di curve complicate e tornanti. È una sfida, e proprio come quando si scala una montagna occorre avere in mente un quadro d’insieme. A volte bisogna concentrarsi sul tratto che