A caccia di fantasmi nel mar Mediterraneo
Il Mediterraneo è uno dei mari più inquinati e la colpa è anche degli “attrezzi fantasma”.
Il Mediterraneo è uno dei mari più inquinati e la colpa è anche degli “attrezzi fantasma”.
Alla conferenza Onu sugli oceani, António Guterres ha dichiarato che si trovano in uno stato di emergenza. Servono più strumenti per proteggerli.
Il catrame proveniente dalle fuoriuscite di petrolio in mare finisce per attaccarsi alle microplastiche, formando agglomerati potenzialmente dannosi per l’ecosistema.
Per l’8 giugno, Giornata mondiale degli oceani, abbiamo scelto otto startup che hanno proposto soluzioni concrete ai problemi ambientali che li affliggono.
Uno studio scientifico ha rivelato la presenza di numerosi tipi di medicinali nei pesci che vivono al largo delle coste della Florida.
Cominceranno a settembre le attività didattiche outdoor dell’Asilo della Laguna, a Venezia. Un progetto voluto dal Gruppo Prada insieme all’Unesco.
Il nuotatore italiano Gregorio Paltrinieri ha lanciato un format di gare in mare con l’obiettivo di promuovere la tutela di questo prezioso ecosistema.
Grazie alla legge Salvamare, i pescatori potranno portare a terra i rifiuti pescati accidentalmente. Un decreto atteso che, però, impone delle riflessioni.
Tania Pelamatti, biologa marina, spiega qual è l’impatto dei rifiuti plastici negli oceani. Ridurre l’inquinamento si può, anche grazie alla tecnologia.
Alcuni ricercatori hanno analizzato le fotografie subacquee per comprendere come i polpi sfruttino i rifiuti presenti sul fondale marino per nascondersi.