L’Oms ha dichiarato la fine dell’emergenza internazionale da Covid-19
“È il momento di celebrare e riflettere. Deve restare l’idea della potenziale minaccia di altre pandemie” ha detto Tedros Ghrebreyesus, direttore dell’Oms.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si occupa della salute dell’uomo, sempre più legata a quella del pianeta. L’Organizzazione mondiale della sanità, fondata nel 1946, è l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di questioni sanitarie. Proprio la salute, dell’uomo e del pianeta, è il filo conduttore di tanti argomenti che su LifeGate seguiamo da vicino: dall’inquinamento dell’aria e dell’acqua all’accesso ai vaccini, dalla presenza di microplastiche nel nostro organismo alle conseguenze sanitarie dei cambiamenti climatici, dal tabacco all’Hiv. Per restare aggiornato sui temi più importanti legati alla salute, inclusi i report dell’Organizzazione mondiale della sanità, continua a seguire LifeGate.
“È il momento di celebrare e riflettere. Deve restare l’idea della potenziale minaccia di altre pandemie” ha detto Tedros Ghrebreyesus, direttore dell’Oms.
Dal feto allo sviluppo delle abilità cognitive durante l’adolescenza: uno studio analizza come l’inquinamento influenzi ogni fase della nostra vita.
Non solo malattie e morte. La produzione di tabacco presenta anche un impatto su clima e ambiente i cui numeri hanno dell’incredibile. I numeri in occasione del No tobacco day.
Nel mondo le città con aria salubre non esistono più. La concentrazione di agenti inquinanti è oltre i limiti per il 99 per cento della popolazione urbana.
Persone che vivono sole e con patologie: ecco l’identikit degli anziani in difficoltà che Vidas si propone di seguire con una rete domiciliare.
Le due organizzazioni mondiali accusano l’industria del latte artificiale di diffondere messaggi pubblicitari aggressivi e fuorvianti.
I piani di distribuzione dei vaccini nel continente sono in ritardo. Stati e ong come Amref chiedono la sospensione dei brevetti al summit Wto.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha imposto dei limiti più stringenti alle sostanze responsabili dell’inquinamento atmosferico.
Due le ipotesi al vaglio: il passaggio da animale a uomo, o l’incidente nel laboratorio di Wuhan. I primi aggiornamenti sono attesi tra 90 giorni.
L’accesso ai vaccini in Africa resta difficile così come la distribuzione. Il continente rappresenta solo l’1 per cento delle dosi somministrate nel mondo.