Il sogno di Ben-Ami: realizzare un tributo a Lorde con cover in ebraico e arabo

Il sogno di Ben-Ami: realizzare un tributo a Lorde con cover in ebraico e arabo

Scrittore, giornalista ma anche musicista, Yuval Ben-Ami è nato a Gerusalemme. Scrive per svariate riviste di cultura ebraica e ha pubblicato romanzi molto acclamati in patria. Di solito apprezza la musica classica, Schubert soprattutto. Ma da quando ha ascoltato il primo album di Lorde, la cantante neozelandese è diventata per lui una vera e propria

La Palestina è entrata a far parte della Corte penale internazionale

La Palestina è entrata a far parte della Corte penale internazionale

La Palestina è entrata a far parte della Corte penale internazionale (Cpi) che ha sede all’Aja, nei Paesi Bassi. Il tribunale ora può contare su 123 paesi aderenti. Mercoledì 1 aprile si è tenuta una cerimonia durante la quale il ministro degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) Ryad al Malki ha ricevuto una copia dello

Banksy ha fatto un giro a Gaza

Banksy ha fatto un giro a Gaza

Banksy è stato nella striscia di Gaza. E ha lasciato il segno. Sul sito ufficiale dell’artista britannico sono state pubblicate le foto di quattro nuovi graffiti realizzati sulle rovine e un video dal titolo Make this the year you discover a new destination, un invito ironico a “scoprire una nuova destinazione” quest’anno: Gaza. “Uno scenario

L’olio d’oliva che elimina i confini tra Israele e Palestina

L’olio d’oliva che elimina i confini tra Israele e Palestina

Olive oil without borders (Oowb), letteralmente olio d’oliva senza frontiere, è un progetto triennale che riunisce 34 comunità agricole in Israele e in Cisgiordania (Palestina) impegnate nella coltivazione di olivi da olio. L’iniziativa è nata da un’idea della Near East foundation (Nef) ed è sostenuta economicamente dalla Usaid, l’agenzia americana contro la povertà estrema. Le olive

Le case colpite dai raid israeliani senza motivo, a Gaza

Le case colpite dai raid israeliani senza motivo, a Gaza

B’Tselem, un gruppo israeliano per la difesa dei diritti umani, ha criticato le Forze di difesa israeliane (Israel defense forces, Idf) per aver deliberatamente condotto raid aerei sulle abitazioni private dei palestinesi uccidendo centinaia di civili. L’accusa si riferisce ai bombardamenti effettuati sulla striscia di Gaza dall’8 luglio al 26 agosto 2014, durante l’operazione Margine

La Svezia ha riconosciuto lo stato della Palestina

La Svezia ha riconosciuto lo stato della Palestina

La Svezia ha riconosciuto lo stato della Palestina. L’annuncio ufficiale è arrivato giovedì 30 ottobre dal nuovo governo, insediatosi il 3 ottobre, guidato dal primo ministro Stefan Löfven. È il primo grande paese dell’Europa occidentale ad aver fatto questo passo. Prima di lei, solo l’Islanda. Mentre è l’ottavo paese membro dell’Unione europea. Prima della Svezia,

Quanto tempo ci vuole per ricostruire Gaza

Quanto tempo ci vuole per ricostruire Gaza

Ricostruire Gaza potrebbe richiedere investimenti per almeno 7,8 miliardi di dollari, circa 6 miliardi di euro. È il risultato di un rapporto pubblicato dal Palestinian economic council for research and development (Pecdar) che ha calcolato i danni di sette settimane di bombardamenti portati avanti dall’aviazione israeliana.   Tornare alla normalità richiederà anni. Secondo le autorità

Il pianista di Yarmuk

Il pianista di Yarmuk

Nel 2002 Roman Polanski dirige Il pianista, film tratto dal romanzo autobiografico omonimo di Władysław Szpilman, pianista ebreo che racconta la vita e la sopravvivenza nel ghetto di Varsavia durante la seconda guerra mondiale. Il film vince la Palma d’oro al Festival di Cannes e tre Oscar (fra cui quello come migliore regia), ha un

Lettera aperta di Brian Eno sul conflitto israelo-palestinese

Lettera aperta di Brian Eno sul conflitto israelo-palestinese

Sul sito ufficiale di David Byrne è stata pubblicata, con data 28 luglio, una nota scritta dall’amico e collaboratore Brian Eno dal titolo Gaza and the loss of civilization. Dall’introduzione si scopre che la lettera era stata inviata da Brian Eno per email come riflessione privata, ma David Byrne ha deciso di rendere pubblica quella che