Bayer-Monsanto, l’Europa dice sì: “La concorrenza non è a rischio”
Secondo la Commissione europea, la mega-fusione tra Bayer e Monsanto non è un problema per la concorrenza. Ma non è ancora detta l’ultima parola.
Secondo la Commissione europea, la mega-fusione tra Bayer e Monsanto non è un problema per la concorrenza. Ma non è ancora detta l’ultima parola.
Il glifosato è stato autorizzato fino al 2022, ora è tempo di accelerare sulla ricerca scientifica per provare quanto sia dannoso per la salute umana e della Terra. L’intervista a Fiorella Belpoggi dell’istituto Ramazzini di Bologna.
Il glifosato è stato autorizzato per altri cinque anni in Europa. I paesi hanno raggiunto la maggioranza qualificata grazie (o a causa del) al cambio di rotta della Germania.
La proposta di Bruxelles di rinnovare la licenza del glifosato per cinque anni non ha ottenuto la maggioranza qualificata. La Coldiretti chiede lo stop immediato delle importazioni dell’erbicida.
Coldiretti ha stilato una classifica dei cibi pericolosi provenienti dall’estero in cui sono state rilevate più contaminazioni. La Turchia è il Paese con più segnalazioni, il pesce proveniente dalla Spagna l’alimento più a rischio per metalli pesanti in eccesso.
Il reportage fotografico di Pablo Ernesto Piovano, El costo humano de los agrotóxicos, è ora un libro che dà voce a tutte le persone colpite dai pesticidi omaggiandone la forza, e la vita.
Il Parlamento europeo dice no alla proposta della Commissione di rinnovare per dieci anni la licenza per l’utilizzo del glifosato, uno degli erbicidi più diffusi, in Europa. Con una mozione, purtroppo non vincolante, che ha ricevuto 355 voti a favore e 204 contrari l’assemblea degli europarlamentari ha chiesto l’eliminazione immediata del glifosato per uso domestico
Il calo degli insetti volanti in Europa a causa di inquinamento, pesticidi e cambiamenti climatici è inesorabile. I risultati della ricerca olandese durata 27 anni.
Grande successo della campagna europea #StopGlifosato per vietare l’erbicida. Approvate oltre un milione di firme raccolte in 22 paesi (ne erano necessari solo 7). Ora la palla passa alla Commissione europea.
È il primo grande studio che mappa la presenza dei neonicotinoidi nel miele prodotto dalle api e proveniente dai cinque continenti, Antartide esclusa. Col risultato che nel 75 per cento dei 198 campioni raccolti si sono trovate tracce di almeno uno dei neonicotinoidi ritenuti pericolosi per la salute delle api. Leggi anche: Come stanno le