
Golfo del Messico, segnalati centinaia di sversamenti di petrolio dopo il passaggio dell’uragano Ida
Tra i pesantissimi danni ambientali, economici e umani dell’uragano Ida, bisogna anche conteggiare centinaia di sversamenti di petrolio.
Tra i pesantissimi danni ambientali, economici e umani dell’uragano Ida, bisogna anche conteggiare centinaia di sversamenti di petrolio.
Dopo il passaggio dell’uragano Ida è apparsa una chiazza nera nelle acque del golfo del Messico. Ancora da chiarire la causa della fuoriuscita di petrolio.
Su ordine del tribunale, il presidente americano Joe Biden ha ridato il via alle aste per le concessioni petrolifere. Le ong promettono battaglia.
Un guasto alla centrale termica di Baniyas, in Siria, ha causato lo sversamento di petrolio nel mar Mediterraneo. A rischio le coste settentrionali dell’isola di Cipro.
Dopo 99 anni ed enormi danni sanitari e ambientali, finisce la storia della benzina con piombo. A dare l’annuncio è il Programma Onu per l’ambiente (Unep).
Exxon Mobil annuncia un enorme progetto di estrazione di petrolio offshore, in Guyana. Per gli ecologisti esiste il rischio di una nuova Deepwater Horizon.
Il progetto Willow, nel nord-ovest dell’Alaska, aveva ricevuto il via libera sia da Donald Trump sia da Joe Biden. Ora, i lavori dovranno fermarsi.
Nei giorni scorsi un incidente navale nel Mar Nero, in Russia, ha causato una perdita di petrolio definita non preoccupante. Ora un’indagine indipendente ha rivelato uno scenario critico, con flora, fauna e turismo a rischio.
Il governo della Groenlandia ha annunciato che non saranno più sfruttate riserve petrolifere sul proprio territorio, per ragioni economiche e climatiche.
Rimangono però molti dubbi sull’attendibilità della sua dichiarazione e sulle reali conseguenze dell’incendio divampato nel golfo del Messico.