L’Ungheria vuole affossare il piano-rifugiati dell’Ue. Referendum a ottobre
Il governo ungherese chiederà il parere dei propri cittadini sul piano Ue di ripartizione dei profughi. Eppure Budapest dovrebbe accoglierne meno di 1.300.
Il governo ungherese chiederà il parere dei propri cittadini sul piano Ue di ripartizione dei profughi. Eppure Budapest dovrebbe accoglierne meno di 1.300.
La società di cosmetici naturali, con l’aiuto dell’organizzazione Baobab Experience, devolverà ai migranti i proventi ricavati dai suoi negozi romani il 2 e 3 luglio.
L’allarme dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati: il numero di persone in fuga dalle loro terre non è mai stato così alto.
L’obiettivo della giornata è di sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti dei migranti, persone in fuga dalla guerra e dalla povertà che necessitano di protezione e di sicurezza.
Il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo, ha annunciato la decisione nel corso di una conferenza stampa. “Nostro dovere accogliere in modo degno”.
I carri armati, i morti, la fuga, il salvataggio in mare. La guerra in Siria nei pennarelli di Shaharzad, bambina profuga bloccata nel campo di Idomeni.
Gli sbarchi dei migranti in Italia nei primi cinque mesi del 2016 non sono aumentati rispetto allo stesso periodo, anzi: finora sono stati il 13 per cento in meno. Il periodo più caldo per gli sbarchi, però, rimane l’estate, ormai alle porte, che moltiplicherà gli arrivi. E il nostro Paese potrebbe non essere attrezzato adeguatamente: nel
Mentre una parte dell’Europa innalza nuovi muri contro “l’invasione dei profughi”, a Berlino si inventano una formula semplice ed efficace per sostenerli: ogni persona inserita nella lista degli ospiti di eventi musicali dona un euro per i rifugiati che entrano in Germania. Secondo la BBC, la Germania è il paese europeo che sta concedendo asilo
Dopo la visita di Papa Francesco a Lesbo, dodici profughi sono tornati con lui a Roma. L’appello agli europei: “Possano i nostri fratelli e le nostre sorelle venirvi in aiuto”.
Lunedì 11 aprile si sono visti i primi preparativi per la costruzione di una barriera voluta dall’Austria per fermare l’eventuale arrivo di profughi dall’Italia a seguito della chiusura della cosiddetta rotta balcanica e i rimpatri forzati in Turchia per coloro che sbarcano in Grecia. Il cancelliere austriaco Werner Faymann si è assunto la responsabilità politica