Israele. Mezzo milione di persone in piazza contro il governo Netanyahu
Continuano le proteste in Israele contro la riforma della giustizia del governo Netanyahu. La crisi politica è senza precedenti.
Continuano le proteste in Israele contro la riforma della giustizia del governo Netanyahu. La crisi politica è senza precedenti.
È il giorno dello sciopero globale di Fridays for future. Oltre 50 città italiane si uniscono ai cortei del mondo nella lotta alla crisi climatica.
Negli ultimi due anni il presidente della Tunisia Kais Saied ha accentrato il potere nelle sue mani. Ora le proteste si stanno intensificando.
L’obiettivo della riforma della giustizia di Israele è togliere poteri alla Corte suprema e darne di più al governo. Molti denunciano che a venirne meno sarebbe la democrazia.
Respinta la richiesta di sorveglianza speciale da parte della questura di Pavia per l’attivista di Ultima generazione che imbrattò il Teatro alla Scala.
Il 14 gennaio a Lützerath in migliaia hanno protestato contro l’allargamento della miniera di lignite. E la polizia ha fermato Greta Thunberg.
Situazione sempre più grave per le proteste in Perù contro il governo, a quasi un mese dall’auto-golpe di Castillo.
Da giorni migliaia di persone protestano in Perù per la rimozione e l’arresto del presidente Castillo. Finora ci sono stati otto morti.
In Mongolia la corruzione è definita “endemica” dalle ong. E le proteste nel paese sono sempre più frequenti.
L’Iran annuncia l’abolizione della polizia morale, ma sono oltre 400 i morti in quasi tre mesi. Per le attiviste è solo una mossa del regime per resistere.