Il Grinta
Una ragazzina in cerca di giustizia. Uno sceriffo cattivissimo, detto “Il Grinta”, e un ranger texano. Tutti alla ricerca dello stesso uomo in un viaggio duro e pieno di insidie.
Una ragazzina in cerca di giustizia. Uno sceriffo cattivissimo, detto “Il Grinta”, e un ranger texano. Tutti alla ricerca dello stesso uomo in un viaggio duro e pieno di insidie.
Un Palasharp di Milano non troppo pieno. Un’attesa forse troppo lunga. Ma il bilancio della serata è assolutamente all’insegna del blues. Quello vero. Coloro che hanno dubitato su un rientro on stage dignitoso del grande Joe Cocker, seguendo le voci che lo davano non in buone condizioni fisiche, hanno avuto torto. Sebbene la sua silhouette
L’unica e attesa data italiana dei Kings Of Leon è la dimostrazione efficiente di come il gruppo del Tennessee abbia conquistato anche nel nostro paese una solida fan base: un Futurshow Station pieno per oltre tre quarti accoglie il gruppo con travolgente entusiasmo e partecipazione. Poche note del brano di apertura Crawl sono sufficienti a
Otto anni fa, quando suonò in Italia per l’ultima volta, si esibì in una performance molto jazzy e composta, tanto da far pensare che questo signore oramai di mezza età (52 compiuti a giugno) avesse definitivamente sotterrato i pizzi e i perizoma ghepardati nell’oltretomba, anche alla luce della sua conversione ai Testimoni di Geova che
Una ballata. Un ritmo antico per un’avvincente storia moderna di passione, viaggi, guerra. E nella ballata, una canzone presagio. Quella della cotogna di Istanbul.
Quante volte capita di leggere su un giornale una recensione di un libro e poi rimanerne delusi? Se la rivista in questione vi rimborsasse? “Satisfiction”, edita da Vasco Rossi, lo fa.
Un libro sulla forza femminile, sul vigore delle idee e della volontà. Un esemplare scorcio sul mondo tra fine Ottocento e inizio Novecento, che le autrici hanno saputo al meglio trasmettere.
Un piccolo romanzo di formazione. Sono 100 pagine, si leggono in un’ora. Ma lasciano un sapore dolceamaro per più tempo. Una storia delicatissima, di persone delicatissime. In un mondo fragile. Il nostro.
Questo libro è sicuramente una piccola pausa piacevole. Si legge in fretta, è leggero, spensierato, ma intenso. Proprio come i momenti di trascurabile felicità!
Leggere una poesia, sentire i profumi dei fiori che l’hanno ispirata. Vederne i colori. Immergersi nella magia della natura e della letteratura. Con i “Giardini letterari di Eugea” si può.