Cosa c’è da sapere sul referendum costituzionale sul numero dei parlamentari
Finora se n’è parlato poco, ma se il referendum confermasse il taglio dei parlamentari, saremmo di fronte a qualcosa di unico nella storia della Repubblica Italiana.
Finora se n’è parlato poco, ma se il referendum confermasse il taglio dei parlamentari, saremmo di fronte a qualcosa di unico nella storia della Repubblica Italiana.
I no hanno vinto al referendum costituzionale del 4 dicembre e la riforma Boschi è stata respinta. Il primo ministro Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni.
C’è già un primo, significativo dato sul referendum costituzionale di domenica, ed è l’affluenza al voto da parte degli italiani all’estero: siamo oltre il 40 per cento, un dato molto alto se paragonato al 32 per cento delle elezioni politiche del 2013 o al 19 per cento per il più recente referendum sulle trivelle, quando
Il 4 dicembre si vota per il referendum costituzionale volto a porre fine al bicameralismo perfetto, cambiando la costituzione. I cinque punti principali della riforma, spiegati.
Il disegno di legge Boschi (ddl, dal nome della ministra che lo ha promosso) sulla riforma costituzionale è stato approvato definitivamente dal parlamento italiano. Il 12 aprile l’ultimo passaggio, che ha visto il voto favorevole della Camera dei deputati, è andato a buon fine con 361 voti favorevoli e 7 contrari. L’ultimo ostacolo: il referendum costituzionale