
L’Italia del riciclo. Troppi rifiuti ancora in discarica
Nonostante in Italia si producano meno rifiuti della media europea, la maggior parte continua a finire in discarica. Da migliorare la raccolta differenziata e il compostaggio.
Nonostante in Italia si producano meno rifiuti della media europea, la maggior parte continua a finire in discarica. Da migliorare la raccolta differenziata e il compostaggio.
Le Olimpiadi di Londra 2012 sono state definite come “le più sostenibili” della storia grazie a mobilità sostenibile, materiali riciclati e utilizzo di strutture preesistenti.
I rifiuti sono un problema? No una risorsa. E’ la filosofia di Riciclò, progetto di eco design che utilizza materiali riciclati e vecchi oggetti destinati alla discarica e gli dona nuova vita.
Le biomasse sono la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura, dalla silvicoltura e dall’industria agroalimentare. Ecco come si possono sfruttare.
La rivista americana Newsweek ha pubblicato la “2011 Newsweek Green Rankings”, la classifica delle 500 compagnie più sostenibili del mondo. Tra le prime 100 compagnie ci sono 5 imprese italiane.
Secondo una ricerca Ipsos, più della metà degli italiani non sa come disfarsi dei vecchi elettrodomestici. Proviamo a fare chiarezza.
Sabato 2 ottobre si terrà in venti città italiane la prima Giornata nazionale del riciclo e della raccolta differenziata. Lo slogan della manifestazione sarà “Differenziare bene per riciclare meglio”. Nelle piazze che ospiteranno l’iniziativa, infatti, il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) distribuirà un decalogo per insegnare alle famiglie come differenziare i rifiuti domestici in maniera
Piccoli grandi segni dell’inciviltà umana che, a volte, diventano arte grazie alla sensibilità e alla creatività di qualcuno.
“Differenziamoci” è l’iniziativa organizzata da Greenpeace per promuovere il riciclo e la raccolta differenziata a Napoli.
Rifiuti, depositi di rottami, basi scientifiche in disuso sono le componenti di una nuova minaccia ambientale che grava sull’Antartide, nonostante gli accordi internazionali.