Clima: gli 1,5 gradi sono ancora un miraggio. L’Unep chiede di agire subito
Con le promesse attuali dei governi sul clima, il riscaldamento globale toccherà i 2,6 gradi nella migliore delle ipotesi; 3,1 gradi nella peggiore.
Il riscaldamento climatico è l’aumento della temperatura del pianeta dovuto all’accumulo di gas serra nell’atmosfera, causato principalmente dalle attività umane. Questo fenomeno porta a cambiamenti ambientali negativi, come innalzamento del livello del mare, estinzione delle specie e eventi meteorologici estremi. Affrontare il problema richiede azioni globali per ridurre le emissioni di gas serra e adottare pratiche sostenibili.
Con le promesse attuali dei governi sul clima, il riscaldamento globale toccherà i 2,6 gradi nella migliore delle ipotesi; 3,1 gradi nella peggiore.
Nel settembre 2023, un’immensa massa di rocce e ghiaccio si è staccata dalle pareti di un fiordo in Groenlandia, provocando un mega-tsunami.
È ormai inevitabile il superamento di un settimo “limite planetario” (su nove), legato al processo di acidificazione degli oceani.
Quest’anno un’intensificazione delle precipitazioni nella parte settentrionale della fascia tropicale che avvolge l’Africa ha reso più verde la parte di deserto del Sahara che confina col Sahel.
Quest’estate è stata la più calda mai registrata e tutto fa pensare che il 2024 batterà ogni record di temperature: lo dice il servizio europeo Copernicus.
Secondo Copernicus, dal 3 luglio 2023 in poi il record del giorno più caldo (che precedentemente risaliva al 2016) è stato infranto 57 volte.
La popolazione di vermocane è diventata invasiva, la causa principale è l’aumento delle temperature dell’acqua. Ma è così terribile come dicono?
Undicesimo record globale di fila registrato da Copernicus: la temperatura media globale è stata di 1,58 gradi superiore all’era preindustriale.
Per la prima volta la temperatura media globale è rimasta a più di 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali per dodici mesi consecutivi.
Uno studio basato su dati raccolti da spugne calcaree nell’oceano indica che il riscaldamento globale potrebbe già essere più grave di quanto ipotizzato.