Rohingya, il governo del Myanmar nega il genocidio
Pur ammettendo violenze e crimini di guerra, una commissione d’inchiesta birmana ha negato che ai danni dei rohingya sia stato perpetrato un genocidio.
Pur ammettendo violenze e crimini di guerra, una commissione d’inchiesta birmana ha negato che ai danni dei rohingya sia stato perpetrato un genocidio.
Dopo 511 giorni di carcere, sono stati liberati Wa Lone e Kyaw Soe Oo, i due giornalisti birmani della Reuters che avevano scoperto il massacro di dieci civili rohingya da parte delle forze di sicurezza. I due giovani reporter sono usciti dalla famigerata prigione di Insein, dove sono stati rinchiusi molti dissidenti tra i quali la stessa
Gli avvocati dei due giornalisti birmani condannati a 7 anni hanno fatto ricorso in appello per la loro liberazione. Le testimonianze di Stephen Adler, Amal Clooney e Than Zaw Aunh.
La condanna di due reporter della Reuters in Myamnar ci riporta ai tempi bui della giunta militare e all’arresto del giornalista Win Tin, mentore di Aung San Suu Kyi.
Una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha pubblicato un rapporto sulla vicenda dei rohingya. Accusando direttamente i militari del Myanmar.
In un anno quasi 1 milione di rohingya sono fuggiti dalla persecuzione in Myanmar rifugiandosi in Bangladesh. Qui vivono ancora senza diritti e in campi profughi precari, in un’emergenza umanitaria senza precedenti. L’editoriale di Azione contro la fame.
Per la prima volta l’esercito del Myanmar ha condannato dei militari per le violazioni dei diritti umani a danno del popolo rohingya.
Le donne rohingya, scappate dal Myanmar, sono costrette a vivere in condizioni disumane e a subire violenze difficili da raccontare. Qui ci prova chi è stato nei campi profughi in Bangladesh.
Un accordo tra i governi bengalese e birmano è stato raggiunto il 16 gennaio. Entro due anni, i musulmani rohingya potranno tornare nella loro terra. I dubbi di Amnesty International
Abbiamo scelto e raccolto le 12 notizie più importanti del 2017 dal mondo della sostenibilità. Ma quest’anno raccontare queste notizie ha significato anche riportare i fatti più importanti che sono successi a livello internazionale.