Canada. Rimasti senza lavoro, passano dalle sabbie bituminose alle rinnovabili
Un gruppo di lavoratori canadesi ha chiesto di essere riqualificati nel settore delle energie rinnovabili.
Un gruppo di lavoratori canadesi ha chiesto di essere riqualificati nel settore delle energie rinnovabili.
Storica decisione da parte del presidente degli Stati Uniti. Il tanto discusso oleodotto, che avrebbe dovuto collegare il Canada al Golfo del Messico, non si farà.
Il Partito liberale guidato da Justin Trudeau esce dalle urne forte della maggioranza assoluta. Il premier Stephen Harper ha ammesso la sconfitta.
I conservatori canadesi, promotori di politiche giudicate catastrofiche per l’ambiente, potrebbero perdere il potere per la prima volta dal 2006.
La questione Keystone XL, l’oleodotto che divide gli Stati Uniti dal 2008, non è lontana come può sembrare a una prima impressione. Ci sono diverse ragioni per cui la costruzione di un tubo che trasporta bitume, un petrolio di scarsa qualità, dalle terre canadesi alle coste americane meridionali interessa da vicino anche noi che viviamo
La Casa Bianca ha annunciato martedì pomeriggio che il presidente americano Barack Obama porrà il veto nel caso in cui il Senato degli Stati Uniti approvasse una legge in favore della costruzione dell’oleodotto Keystone XL. A riportare la notizia è stata l’agenzia di stampa Associated Press con un tweet. BREAKING: White House says President
Il settore dei green job, in particolare quello dedicato alle energie rinnovabili è cresciuto così rapidamente da prevaricare quello delle fossili.
La storia, il percorso, tutt’altro che lineare, e la fine dell’oleodotto americano Keystone XL. Chi era favorevole e chi contrario.
In Canada si trova la maggior parte delle sabbie bituminose del pianeta, da esse si ricaverà il petrolio per i prossimi decenni.