Siria, il drammatico impatto della guerra sulla salute mentale dei bambini
Un rapporto di Save the Children racconta l’impatto devastante del conflitto in Siria sulla psiche dei minori. Soprattutto su chi è nato sotto le bombe.
Un rapporto di Save the Children racconta l’impatto devastante del conflitto in Siria sulla psiche dei minori. Soprattutto su chi è nato sotto le bombe.
L’associazione Save the Children ha denunciato la situazione dei bambini di Mosul: impossibile fuggire per via delle esecuzioni sommarie e dei cecchini.
Adottata nel 1989, la Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’Onu riconosce per la prima volta che anche i bambini godono di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici.
“La scuola è aperta a tutti” e “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”. Lo dice la nostra Costituzione, lo smentisce
Save the Children denuncia i raid aerei indiscriminati sulle città siriane di Aleppo e Idlib da dove sono fuggite 20mila persone nel giro di una settimana.
La deputata laburista Jo Cox aveva dedicato buona parte della sua vita alla lotta alla povertà e alle disuguaglianze. Lascia un marito e due figli.
Helle Thorning-Schmidt è la nuova amministratrice delegata di Save the Children International. Dal 4 aprile, l’ex primo ministro danese prenderà il posto di Jasmine Withbread alla guida della più grande organizzazione internazionale impegnata a proteggere i diritti dei bambini in 120 paesi. La carriera politica Helle Thorning-Schmidt è cresciuta a Copenaghen, in Danimarca, e ha iniziato la sua
Grazie alla collaborazione con Save the Children e Unicef, oltre 12 milioni di bambini in più di 46 Paesi, hanno avuto accesso ad un’istruzione adeguata e di qualità.
Save the Children lancia l’allarme: “Una parte troppo ampia degli adolescenti è priva delle competenze per farsi strada nella vita”. Ma la soluzione c’è.
Dalle donazioni alle Ong impegnate sul campo, al volontariato attivo, all’ospitalità. Ecco alcuni suggerimenti per chi vuole fare la propria parte.