Le storie dietro ai cartelli della più grande mobilitazione per il clima
Ogni cartello, un volto. Ogni volto, una storia. Chi sono i giovani, e non, che hanno marciato in nome del Pianeta durante il terzo sciopero globale per il clima.
Ogni cartello, un volto. Ogni volto, una storia. Chi sono i giovani, e non, che hanno marciato in nome del Pianeta durante il terzo sciopero globale per il clima.
27 settembre 2019: questa data entrerà nella storia. Due milioni di persone hanno preso parte al terzo sciopero globale per il clima, un milione solo in Italia. Rivivetene ogni momento attraverso i dati più significativi, le immagini e le voci dei partecipanti.
Tutti gli aggiornamenti in diretta sul terzo sciopero mondiale per il clima: dall’Australia agli Stati Uniti, passando per l’Europa e soprattutto per l’Italia. Vivete questo momento storico insieme a noi.
Dall’Italia al Sudafrica passando per Thailandia e Uganda: chi sono i giovani attivisti che lottano per il clima.
Cartelloni, slogan, blocchi stradali e gente incollata (letteralmente) alla strada. A Dover non è la solita protesta di giovani. Questa volta a manifestare sono i nonni capitanati da John Lymes.
Abbiamo incontrato Federica Gasbarro e Federico Brocchieri, i due giovani italiani che il 21 settembre hanno parlato all’Onu per lo Youth summit sul clima. Pieni di idee, ci raccontano cosa vuol dire confrontarsi con delegati da tutto il mondo.
250.000 persone hanno partecipano allo sciopero per il clima con Greta Thunberg. È la più grande mobilitazione per il clima nella storia mondiale. Il nostro racconto da New York.
Dalle metropoli ai piccoli paesi, l’Australia apre la climate week con la seconda più grande manifestazione mai organizzata nel Paese. Tutti i dettagli dello sciopero del 20 settembre.
Dal 20 al 27 settembre, in tutto il mondo, migliaia di persone manifesteranno per chiedere ai governi azioni concrete contro i cambiamenti climatici.
L’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ricevuto la giovane attivista svedese Greta Thunberg negli uffici della sua fondazione a Washington: “Noi due siamo una squadra”