
Inquinamento nel delta del Niger, Shell a processo nel Regno Unito
La Corte d’appello del Regno Unito ha rinviato a giudizio il colosso petrolifero Shell per i danni ambientali provocati nel delta del Niger.
La Corte d’appello del Regno Unito ha rinviato a giudizio il colosso petrolifero Shell per i danni ambientali provocati nel delta del Niger.
Pur annullando la sentenza del 2021, la Corte conferma che Shell ha la responsabilità di ridurre le proprie emissioni in base alla legge sui diritti umani.
L’Advertising standards authority (Asa) ha bloccato tre pubblicità di Shell: presentavano in modo fuorviante la transizione energetica dell’azienda.
Shell incassa 40 miliardi mentre cresce la povertà energetica. E due comunità nigeriane denunciano il colosso per i danni ambientali nel delta del Niger.
Sempre più sussidi per le fossili secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, ma le rinnovabili sono l’unica soluzione per aiutare i consumatori.
Si chiama Caroline Dennett e ha annunciato di aver interrotto il suo rapporto di lavoro con Shell perché la compagnia ignora i rischi ambientali.
Le compagnie petrolifere fanno grandi affari grazie all’instabilità del mercato e alla guerra. E i progetti di estrazione continuano ad aumentare.
La compagnia anglo-olandese Shell continua ad acquistare petrolio dalla Russia. Una decisione controversa e criticata aspramente.
La compagnia Shell stava effettuando analisi al largo della Wild Coast alla ricerca di nuovi giacimenti di petrolio e gas.
La società petrolifera Shell ha annunciato di voler abbandonare il controverso progetto di estrazione di petrolio su larga scala, in Scozia.