Meno allevamenti intensivi contro siccità e crisi climatica
Siccità e crisi climatica: una soluzione è diminuire gli allevamenti e la conseguente produzione di mangimi ad alto consumo idrico ed energetico.
Siccità e crisi climatica: una soluzione è diminuire gli allevamenti e la conseguente produzione di mangimi ad alto consumo idrico ed energetico.
Sono ormai più di 70 giorni che la Cina è stretta nella morsa del caldo, con temperature diurne sopra i 40 gradi. In crisi il settore idroelettrico.
I livelli dei due fiumi, fondamentali per il trasporto merci interno in Europa, sono estremamente bassi per colpa della siccità.
La maggior parte dell’Europa sta vivendo un drammatico periodo di siccità, stando all’European drought observatory, e l’Italia è fra i paesi più colpiti.
Nel 2022 in Francia gli incendi hanno già distrutto oltre 57mila ettari di vegetazione. Ora la situazione più critica è nel sud-ovest.
Il caldo e la siccità che hanno colpito l’Italia nel 2022 non hanno nulla di usuale. È quanto emerge dai dati del Consiglio nazionale delle ricerche.
La gravissima siccità che sta colpendo da mesi la Francia si sta aggravando di giorno in giorno, provocando incendi e problemi nel settore agricolo.
Per la produzione di olio spagnola e italiana si stima un calo dal 20 al 30 per cento. Anche i cereali sono a rischio e si attende il grano dall’Ucraina.
Era il secondo bacino per estensione dopo il mar Caspio e ora è un deserto: a causa della coltivazione intensiva del cotone stiamo perdendo il lago Aral.
Secondo uno studio, l’ondata di siccità estrema che sta colpendo Spagna e Portogallo è la peggiore da oltre un millennio.