Cosa sta succedendo in Siria, dove si parla di nuovo di guerra civile
I ribelli jihadisti hanno conquistato Aleppo e altre città della Siria nordoccidentale, senza incontrare grande resistenza delle forze di Assad. Un’offensiva che non è casuale.
La guerra civile in Siria è iniziata nel 2011, nel contesto delle primavere arabe. Quell’anno la popolazione siriana è scesa nelle piazze per protestare contro il regime di Bashar al-Assad, al potere dal 2000 e successore del padre, contrario a ogni tipo di riforma nel paese. Le proteste sono state represse nel sangue, con esecuzioni extra-giudiziali e incarcerazioni di massa e questo ha aumentato la conflittualità. Sono nate le prime milizie armate che nel corso dei mesi si sono ingrossate con l’arrivo di combattenti jihadisti da paesi come l’Iraq e a partire dal 2012 si è entrati nella guerra civile vera e propria. Da una parte le forze governative di Assad appoggiate dalla Russia, dall’Iran e dall’organizzazione libanese Hezbollah, dall’altra i ribelli entrati nella galassia dello Stato Islamico prima e di Al Qaeda poi, che hanno conquistato larghe porzioni di territorio, prima che il regime riconquistasse città-chiave come Aleppo nel 2016 grazie al sostegno degli alleati e attraverso armi non convenzionali, comprese quelle chimiche. Sullo sfondo i miliziani curdi, osteggiati dalla Turchia e attori decisivi nella guerra allo Stato Islamico nella parte settentrionale della Siria. La guerra civile siriana è stata particolarmente cruda nel corso del suo primo decennio, causando milioni di sfollati, soprattutto verso il Libano, e oltre mezzo milione di morti. Poi il conflitto si è raffreddato senza mai ufficialmente fermarsi, con i ribelli arroccati nella provincia di Idlib e le forze governative più stabili nel resto del paese. La Siria è tornata la centro delle mappe del conflitto tra il 2023 e il 2024, quando Israele e gli Stati Uniti hanno condotto diversi bombardamenti contro obiettivi iraniani, alleati di Assad. Fino a quando a fine novembre 2024 le lancette dell’orologio sembrano essere tornate indietro, ai primi anni della guerra civile. Il gruppo ribelle Hayat Tahrir al Sham (Hts), sostenuto dalla Turchia, ha lanciato una profonda offensiva nelle province nordoccidentali, conquistando Aleppo e aprendo una nuova fase del conflitto contro Assad.
I ribelli jihadisti hanno conquistato Aleppo e altre città della Siria nordoccidentale, senza incontrare grande resistenza delle forze di Assad. Un’offensiva che non è casuale.
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