Top 500 aziende sostenibili nel mondo
La rivista americana Newsweek ha pubblicato la “2011 Newsweek Green Rankings”, la classifica delle 500 compagnie più sostenibili del mondo. Tra le prime 100 compagnie ci sono 5 imprese italiane.
La rivista americana Newsweek ha pubblicato la “2011 Newsweek Green Rankings”, la classifica delle 500 compagnie più sostenibili del mondo. Tra le prime 100 compagnie ci sono 5 imprese italiane.
Cotture. Alla piastra, alla griglia, in padella, al forno, in lavastoviglie. Parola di Lisa Casali.
Il comune di Liverpool punta a rafforzarne l’identità culturale e per il 20124 ha un progetto ben preciso di rivalutazione e cittadinanza attiva
Il colosso cinese del fotovoltaico Suntech è stato eletto “Nuovo Campione di Sostenibilità” dal World Economic Forum grazie al suo impegno nello sviluppo di energie rinnovabili.
Per l’Anno Internazionale delle Foreste, Lamborghini Automobili contribuisce con la piantumazione di 10000 querce. 7 ettari di foresta che assorbiranno 6000 tonnellate di CO2.
Caro pianeta, ti scrivo… E’ l’invito di LifeGate, in collaborazione con il Festival delle Lettere: impugnare carta (preferibilmente riciclata) e penna per scrivere una lettera d’incoraggiamento alla Terra.
Ecco il nuovo modo di fare la spesa, consumando meno energia e rispettando il territorio. Qualche ecosupermercato in giro per il globo.
Questa domenica le oasi Wwf aprono a tutti: si possono visitare gratuitamente 40 boschi e 100 meraviglie naturali in tutta Italia. E’ anche un’occasione unica per aiutare il Wwf a comprare altre tre oasi.
Nel giro di una sola generazione le principali risorse ittiche si sono ridotte del 90%. Nonostante i nostri mari offrano centinaia di specie commestibili, quelle che effettivamente vengono consumate sono poco più di una decina (tonno, pesce spada, merluzzo, salmone, gamberi, solo per citarne alcune). Il danno che si crea è duplice: da una parte
Ridurre le emissioni di CO2 derivanti dal settore dei trasporti del 60% entro il 2050. È l’obiettivo della strategia adottata dalla Commissione europea. Le motivazioni principali sono, ancora una volta, limitare la dipendenza dell’Unione dal petrolio oltre che contrastare in modo drastico i cambiamenti climatici. Per raggiungere questi risultati ambiziosi, la Commissione si è posta