Cosa vedere a Valencia e cosa fare nella Capitale verde europea del 2024
Valencia è una meta giovane e moderna, capace di rinnovarsi costantemente per essere la capitale europea perfetta per chi ha a cuore ambiente e buon vivere.
Valencia è una meta giovane e moderna, capace di rinnovarsi costantemente per essere la capitale europea perfetta per chi ha a cuore ambiente e buon vivere.
Un dossier mostra la correlazione tra la presenza di nitrati nell’acqua oltre il limite consentito e la presenza massiccia di allevamenti intensivi in alcuni comuni spagnoli.
Il 6 gennaio entra in vigore in Spagna la norma che impone ai produttori di tabacco di raccogliere filtri e mozziconi di sigaretta abbandonati a terra.
Valencia è la Capitale verde europea 2024: l’ha spuntata sull’altra finalista, Cagliari. La città spagnola è stata premiata a Grenoble il 27 ottobre.
Il progetto spagnolo Life Nieblas sfrutta l’acqua rilasciata dalla nebbia per irrigare le zone verdi colpite da siccità o da incendi.
Il parlamento spagnolo ha concesso la personalità giuridica al Mar Menor, laguna martoriata dall’inquinamento agricolo e dall’urbanizzazione estrema.
Le precipitazioni a Lanzarote sono minime, l’acqua da sempre è decisiva nella vita delle persone, annate secche significano emigrazione. Anche oggi che l’acqua esce dal rubinetto, il dibattito sull’irrigazione resta aperto. Posti davanti a una grande sfida, un’eruzione durata sei anni, gli agricoltori hanno scoperto il metodo dell’enarenado. Tra le colture più caratteristiche c’è quella
Multa da 79 milioni di euro per l’azienda di consegne Glovo che non ha regolarizzato i fattorini. L’Europa studia una normativa più stringente.
La Spagna è il primo paese europeo a obbligare i macelli a dotarsi di telecamere e sistemi di videosorveglianza per salvaguardare il benessere degli animali.
Per la produzione di olio spagnola e italiana si stima un calo dal 20 al 30 per cento. Anche i cereali sono a rischio e si attende il grano dall’Ucraina.