
Israele ha ucciso altri due giornalisti, stavolta in Libano
I due giornalisti lavoravano per l’emittente libanese Al Mayadeen. Il bilancio dei giornalisti morti dal 7 ottobre sale a 52.
I due giornalisti lavoravano per l’emittente libanese Al Mayadeen. Il bilancio dei giornalisti morti dal 7 ottobre sale a 52.
Il nome di Marwan Barghouti, leader della seconda Intifada, in carcere dal 2002 e definito “il Mandela palestinese”, potrebbe essere quello della pace?
L’ospedale al Shifa a Gaza si è trasformato in un cimitero, con cadaveri in decomposizione, fosse comuni e attacchi israeliani. E ha smesso di operare.
La cooperante Giuditta Brattini è tornata a casa dopo essere stata il megafono da Gaza per settimane: “Avvengono violazioni quotidiane, è necessario che ci siano testimoni a raccontarle”.
I portuali italiani e non solo stanno alzando la voce contro l’esportazione di armi a Israele. Tra scioperi, presidi e blocco delle navi.
Una mappa per comprendere in che modo i governi di tutto il mondo hanno reagito agli attacchi di Hamas e alla risposta di Israele nella Striscia di Gaza.
Bombardato un campo profughi a Jabaliya, nel nord di Gaza: Al Jazeera parla di 100 vittime, per il ministero dell’Interno di Gaza 400 tra morti e feriti.
La lista dettagliata delle vittime palestinese conta 6.747 morti, di cui 2.665 bambini. Il ministero della Salute di Gaza è controllato da Hamas ed è stato accusato di gonfiare i numeri. I bilanci forniti in passato a Gaza si sono rivelati in linea con quelli raccolti in modo indipendente. Il ministero della Salute della Striscia
A partire dal 7 ottobre, nella Striscia di Gaza 2.360 bambini sono morti e altri 5.364 sono rimasti feriti. I dati sono dell’Unicef.
I raid di Israele hanno danneggiato decine di strutture mediche a Gaza, altre non funzionano più a causa dell’assedio totale. Il sistema sanitario è al collasso.