![Palestina, svolta di Hamas: accettiamo i confini del 1967](https://cdn.lifegate.it/MZhTmz7yE7Ih1aAEG8MCAkbb1HA=/200x133/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/Hamas-53394675.jpg)
Palestina, svolta di Hamas: accettiamo i confini del 1967
L’organizzazione palestinese Hamas ha modificato per la prima volta in 30 anni il proprio programma politico. Gelo da Israele.
L’organizzazione palestinese Hamas ha modificato per la prima volta in 30 anni il proprio programma politico. Gelo da Israele.
A sedici anni Nana Ashour ha già le idee molto chiare: da grande sarà una batterista provetta e nessuno potrà impedirglielo. Per questo tutti i giorni prende lezioni di musica e percussioni nella scuola di musica Sayed Darwish. Non vi sarebbe nulla di strano in un sogno che ormai accomuna migliaia di adolescenti di tutto
I Pink Floyd hanno annunciato a sorpresa, con un messaggio pubblicato sulla loro pagina Facebook ufficiale, la propria “reunion” per sostenere la causa di un gruppo di attiviste della Freedom Flotilla Coalition, un’organizzazione filo-palestinese che da anni si batte per porre fine all’assedio di Gaza. Nel post si legge che i membri della band “David
Nella Striscia di Gaza manca spesso l’energia elettrica. E i rifornimenti di carburante vengono decisi da Israele, dopo gli ultimi accordi di pace. Per questo due studenti dell’università di Gaza, Jamal Al Miqaty e Khalid Al Bardawil, ingegneri meccatronici, hanno realizzato la prima auto solare palestinese. https://www.youtube.com/watch?v=YHBuD86rj-E La due posti monta sul tetto e sul
È stato definitivamente chiuso lo zoo di Khan Younis nella Striscia di Gaza, in cui i pochi animali superstiti vivevano in condizioni terribili. Ora li aspetta una nuova vita.
La Exxelia produce dispositivi usati anche a scopi militari. Una famiglia palestinese che ha perso tre bambini la accusa: “Complice di crimini di guerra”.
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver irrorato i campi coltivati dai contadini palestinesi nelle vicinanze del confine con pesticidi per questioni di sicurezza.
Banksy, probabilmente nato a Bristol negli anni Settanta, ha mantenuto segreto il proprio nome e nascosto il proprio volto per tutta la carriera, malgrado i molti tentativi più o meno convincenti di svelarne l’identità. In un’intervista esclusiva rilasciata nel 2003 al Guardian ha rivelato di aver iniziato a creare graffiti da adolescente per fuggire dai
Banksy è stato nella striscia di Gaza. E ha lasciato il segno. Sul sito ufficiale dell’artista britannico sono state pubblicate le foto di quattro nuovi graffiti realizzati sulle rovine e un video dal titolo Make this the year you discover a new destination, un invito ironico a “scoprire una nuova destinazione” quest’anno: Gaza. “Uno scenario
B’Tselem, un gruppo israeliano per la difesa dei diritti umani, ha criticato le Forze di difesa israeliane (Israel defense forces, Idf) per aver deliberatamente condotto raid aerei sulle abitazioni private dei palestinesi uccidendo centinaia di civili. L’accusa si riferisce ai bombardamenti effettuati sulla striscia di Gaza dall’8 luglio al 26 agosto 2014, durante l’operazione Margine