
L’occupazione della Palestina al vaglio della Corte internazionale di giustizia
La Corte Internazionale di Giustizia ascolterà 52 Paesi sulle conseguenze legali dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gerusalemme Est.
La Corte Internazionale di Giustizia ascolterà 52 Paesi sulle conseguenze legali dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gerusalemme Est.
Scontro diplomatico tra Brasile e Israele dopo le parole di Lula, che ha parlato apertamente di genocidio a Gaza. Dove intanto la situazione umanitaria è drammatica.
Ci sono stati diversi presidi sotto le sedi Rai dopo i messaggi pro-Israele della sua dirigenza. A Napoli e Torino la polizia ha caricato i manifestanti.
Un evento mediatico come il Festival di Sanremo inevitabilmente riflette i fatti del mondo. Ma sono bastati pochi accenni alla catastrofe umanitaria di Gaza per destare scalpore.
Dopo gli annunci dei giorni scorsi, Israele ha bombardato pesantemente Rafah. Morte circa 100 persone, mentre sono stati liberati due ostaggi.
Il 90 per cento della popolazione di Gaza vive l’insicurezza alimentare. E c’è chi mangia l’erba pur di mettere qualcosa sotto i denti, denuncia ActionAid.
Gli Stati Uniti hanno lanciato attacchi contro milizie filo-iraniane in Iraq e Siria, in rappresaglia al bombardamento della base Torre 22 in Giordania.
Dai 240 iniziali, gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas a Gaza sarebbero ancora circa 132. Proseguono i negoziati per arrivare alla loro liberazione.
Israele ha accusato dodici dipendenti dell’Unrwa su 13mila (0,09 per cento) di avere legami con Hamas. Molti paesi hanno sospeso i finanziamenti all’agenzia Onu.
La Corte internazionale di giustizia ha ordinato misure cautelari a Israele per impedire il genocidio a Gaza. Inoltre ha rigettato la richiesta di archiviazione sull’accusa del Sudafrica.