Il suolo serve per produrre cibo, meglio ricordarlo

Il suolo serve per produrre cibo, meglio ricordarlo

Per fare il pane ci vuole il suolo, basta il 12 per cento della superficie terrestre per sostenere il 90 per cento della produzione mondiale di cibo. Sono i numeri presenti su ExpoNet, il magazine di approfondimento su cibo e alimentazione di Expo Milano 2015, per celebrare la Giornata mondiale del suolo, il 5 dicembre.  

La terra dei giovani, la banca della terra lombarda

La terra dei giovani, la banca della terra lombarda

La terra torna nelle mani dei giovani. Il progetto con cui le regioni rispondono ai dati riportati nel dossier “Nella green economy c’è lavoro per i giovani”, presentato dalla Coldiretti durante l’assegnazione degli Oscar green 2014, ha proprio l’obiettivo di restituire la terra alle nuove generazioni, generando posti di lavoro e sicurezza alimentare per il

Ecco la mappa della corsa alle risorse naturali del pianeta

Ecco la mappa della corsa alle risorse naturali del pianeta

È la prima mappa interattiva che raccoglie tutte le aree del pianeta dove esiste una corsa all’approvvigionamento delle risorse naturali, da parte di investitori privati e pubblici. A realizzarla l’ong Mani Tese, in collaborazione con Les Amis de la Terre, Cee Bankwatch, Re:Common, CeVi e Cicma e al lavoro dei web designer Maxime Vedel e

Perché la soia minaccia l’Amazzonia

Perché la soia minaccia l’Amazzonia

Pubblicato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, il dossier Amazzonia nel piatto spiega come la foresta tropicale più grande del pianeta sia minacciata dalla coltivazione del legume un tempo conosciuto solo in Asia e che oggi viene coltivato, per la maggior parte, come mangime animale. Da un lato c’è la costante crescita della superficie coltivata a

Multinazionali del cibo. Ecco i buoni e i cattivi

Multinazionali del cibo. Ecco i buoni e i cattivi

Dopo un anno dal lancio della campagna Scopri il Marchio, Oxfam mostra quali multinazionali hanno dato segnali di cambiamento in termini di diritti dei lavoratori, rispetto della terra e delle risorse. E il merito è anche un po’ nostro.