I bambini-kamikaze, l’arma più ignobile di Boko Haram
Il gruppo terrorista africano Boko Haram ha fatto esplodere 44 bambini-kamikaze solamente nel 2015. La denuncia dell’Unicef.
Il gruppo terrorista africano Boko Haram ha fatto esplodere 44 bambini-kamikaze solamente nel 2015. La denuncia dell’Unicef.
Un nuovo attacco suicida da parte dell’Isis ha colpito questa volta una cittadina in Iraq. L’esplosione in uno stadio, al termine di una partita di calcio.
L’esercito e le forze speciali pakistane stanno per lanciare un’operazione militare nella regione del Punjab per stanare esecutori e facilitatori dell’attentato di Lahore che il 27 marzo, giorno di Pasqua, ha provocato oltre 70 morti e centinaia di feriti. Lo riferisce la stampa locale secondo cui nel corso della campagna, ai militari saranno concessi “poteri
Ore 16:54 – Gli omaggi alle vittime degli attacchi di Bruxelles (via Alice Dulczewski) Ore 16:32 – La direttrice di Site Rita Katz, scrive su Twitter che l’ISIS ha rivendicato gli attentati tramite Amaq, agenzia di stampa dello Stato Islamico. Breaking:#ISIS –#Amaq claims #Brusselsattacks as carried out with “a series of bombings w/explosive belts&
Prosegue l’ondata di stragi in Turchia. Un kamikaze ha colpito la centralissima e turistica via Istiklal di Istanbul, nel quartiere di piazza Taksim.
Le spiagge soleggiate e affollate della Costa d’Avorio meridionale si sono trasformate in un teatro di guerra nella giornata del 13 marzo. Alcuni militanti vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna hanno aperto il fuoco sui bagnanti uccidendo 18 persone prima di essere fermati e abbattuti dalle forze di sicurezza. Le vittime, tre soldati
Il terrorismo delle chiacchiere è una minaccia terribile, una miccia che può accendere focolai di odio. Chi la pensa così e ha pronunciato queste parole ha tutto il diritto di farlo.
Almeno 86 persone sono state uccise dal gruppo integralista islamico Boko Haram. Tre donne kamikaze si sono fatte esplodere.
Due alberghi e un ristorante sono stati assaltati a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Il bilancio è di 29 morti e 33 feriti.
Nel 2015 solo un giornalista su tre è morto perché si trovava in un teatro di guerra, in una zona ad alto rischio. Gli altri sono morti in circostanze non identificate o, addirittura, sul posto di lavoro: in redazione.