
La guerra non ferma il business. Shell continua a comprare petrolio russo
La compagnia anglo-olandese Shell continua ad acquistare petrolio dalla Russia. Una decisione controversa e criticata aspramente.
La compagnia anglo-olandese Shell continua ad acquistare petrolio dalla Russia. Una decisione controversa e criticata aspramente.
Quella che doveva essere una guerra lampo in Ucraina si sta dilatando nel tempo. E il malcontento tra le truppe russe cresce, con pesanti conseguenze sul conflitto.
Un milione di persone ha già lasciato l’Ucraina in guerra, ma la cifra potrebbe salire a sette milioni. E l’Europa si prepara all’accoglienza.
La Russia è sempre più isolata. Alle misure punitive imposte dagli stati si sono aggiunte le sanzioni private da parte delle aziende, da Ikea e H&M.
Sono molte le difficoltà emotive che i soldati sono costretti ad affrontare. Il dolore nascosto è raccontato attraverso la storia dei veterani ucraini.
Due edifici non “vitali” per i reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono stati colpiti da carri armati russi. Radioattività sotto controllo.
Nella serata del 3 marzo si è concluso il secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina, dopo il primo del 28 febbraio. Ecco com’è andata.
Nella guerra in Ucraina in molti hanno denunciato l’uso di armi non convenzionali: è il caso delle bombe a grappolo e di quelle termobariche.
Il movimento femminista e gli attivisti per il clima in prima linea nel dissenso russo contro la guerra in Ucraina.
Le sanzioni economiche contro la Russia sono state pensate per indebolire il regime di Vladimir Putin. Ma le ripercussioni sui cittadini sono inevitabili.