One ocean summit, l’appello dell’Unesco: mappare l’80% dei fondali entro il 2030
Il primo passo per tutelare gli oceani è conoscerne i fondali. È il messaggio lanciato dall’Unesco al summit organizzato in Francia dal 9 all’11 febbraio.
Il primo passo per tutelare gli oceani è conoscerne i fondali. È il messaggio lanciato dall’Unesco al summit organizzato in Francia dal 9 all’11 febbraio.
Alcune delle foreste presenti nell’elenco dei patrimoni dell’umanità sono “malate”. Ne parliamo con Elena Osipova dell’Iucn e Giorgio Vacchiano della Sisef.
Negli ultimi dieci anni sono morti 1.200 giornalisti a causa delle loro inchieste. Nell’87% dei casi, i responsabili rimangono impuniti.
La tutela degli oceani comincia dalla consapevolezza. Riparte Sea Beyond, il programma didattico internazionale lanciato da Prada e Ioc-Unesco.
Penang Hill, in Malesia, entra a far parte delle 714 riserve della biosfera riconosciute dall’Unesco, “luoghi di apprendimento dello sviluppo sostenibile”.
L’intervista a Francesca Santoro, membro della Commissione oceanografica intergovernativa Unesco, alla presentazione del 7° Osservatorio sullo stile di vita sostenibile.
Nonostante le minacce che incombono sul loro futuro, Venezia e la grande barriera corallina restano patrimoni dell’umanità Unesco. E nella lista compaiono due nuovi siti italiani.
Dopo la ripresa della crocieristica, si infiamma il dibattito sulla gestione delle grandi navi all’interno della laguna. Attese altre 60 navi entro fine anno.
Se non si troverà in fretta una soluzione per impedire l’accesso delle grandi navi, l’Unesco classificherà Venezia tra i siti in pericolo.
Una fitta rete di pozzi petroliferi, oleodotti e strade rischia di cambiare per sempre il bacino dell’Okavango, un ecosistema preziosissimo.