Zimbabwe e Namibia uccideranno 283 elefanti per combattere la fame
L’ondata di siccità estrema che sta colpendo Zimbabwe e Namibia ha convinto le autorità ad uccidere centinaia di elefanti per sfamare la popolazione.
L’ondata di siccità estrema che sta colpendo Zimbabwe e Namibia ha convinto le autorità ad uccidere centinaia di elefanti per sfamare la popolazione.
Un nuovo rapporto dell’Onu rivela che i livelli di insicurezza alimentare in Zimbabwe stanno peggiorando a causa siccità a causa di El Niño.
A causa della siccità, aggravata dal fenomeno de El Niño, in Zimbabwe sono stati trovati morti oltre 100 elefanti.
Il paese africano è alle prese con la peggiore inflazione della sua storia. Per ripagare i suoi debiti, ha deciso di vietare l’esportazione di litio.
Lo Zimbabwe ha deportato 2.500 animali selvatici dai parchi del sud a quelli del nord. La causa è la siccità dovuta alla crisi climatica.
Al-Jazeera racconta l’urbanizzazione in atto nello Zimbabwe, causata da siccità e inondazioni. Un processo pagato a carissimo prezzo dalle donne.
Le autorità dello Zimbabwe hanno annunciato che nelle prossime settimane verranno reintrodotti i rinoceronti nel parco di Gonarezhou.
La natura fa le spese della crisi economica in Zimbabwe. Il governo metterà in vendita le licenze per uccidere circa 500 elefanti, a 70mila dollari l’una.
Pericolo scampato per il parco nazionale Hwange: i colossi del carbone sono stati fermati, anche grazie alla mobilitazione dei cittadini.
Un video girato dalla Cnn in Cina mostra dei cuccioli di elefante rinchiusi in piccole gabbie. A condannarli a questo amaro destino è stato il loro paese, lo Zimbabwe, che li ha venduti “per proteggere la specie”.