Scrivere, dunque, non è mai stata l’ambizione di
Cèlestine, almeno fino a qualche anno fa, quando
inaspettatamente la pubblicazione dei suoi romanzi ha rivelato al
mondo una nuova narratrice, saggia e arguta.
Cèlestine Hitiura Vaite è cresciuta a Tahiti, in
uno dei tanti quartieri poveri alla periferia dell’isola, vicino
l’aeroporto internazionale. All’età di sedici anni si
è trasferita a Moorea dove ha vissuto alcuni anni per poi
stabilirsi definitivamente in una piccola città sulla
costa
australiana del New South Wales. E’ sposata con
Michael Pitt, un surfista australiano ed è madre di quattro
figli. E’ lei stessa a raccontare divertita che, soltanto quando ha
ottenuto il visto per l’Australia, è riuscita a perfezionare
il suo inglese leggendo molte riviste femminili e guardando la tv,
e che prima di diventare una scrittrice di fama internazionale, ha
svolto varie professioni.
Scrivere, dunque, non è mai stata l’ambizione di
Cèlestine, almeno fino a qualche anno fa, quando
inaspettatamente la pubblicazione dei suoi romanzi ha rivelato al
mondo una nuova narratrice, saggia e arguta. E quindi il successo,
quasi per caso. In verità Cèlestine deve la sua
fortuna alla nostalgia per
l’isola che ha lasciato, per la sua famiglia e la sua
gente, una nostalgia che spesso l’ha convinta a scrivere storie per
trovare un po’ di pace nel cuore.
Nella cultura polinesiana alla base della letteratura c’è
la tradizione orale, le storie dunque sono importanti, non si
leggono sui libri ma si raccontano ovunque, a tavola, per strada,
sui gradini della chiesa. Ecco perché i suoi romanzi,
Breadfruit e Frangipani (quest’ultimo pubblicato
da Mondadori con il titolo Il fiore del Frangipane) sono
ambientati nel paradiso
polinesiano e restituiscono in presa diretta e con una
scrittura divertente, con sottile sensibilità e inimitabile
tocco di freschezza, l’atmosfera che regna in una moderna famiglia
tahitiana – con al centro la figura di Materena, figura femminile
che incarna gli slanci e i conflitti di un’epoca sospesa tra
modernismo e tradizione, e
quella di sua figlia Leilani, pena e orgoglio di Materena – in
tutte le sue possibili variazioni, mettendo a fuoco un complesso e
ricchissimo gioco di relazioni e di sentimenti umani, di generosi
conflitti, di situazioni esilaranti, di pensieri e riflessioni.
Con momenti di rottura, cambiamento, metamorfosi, in cui la
tradizione incombe sul presente e il presente si volge al passato.
I romanzi di Cèlestine Hitiura Vaite sono tra i più
letti nella Polinesia francese. Tradotti in sei lingue, hanno
ottenuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo, mentre in
Francia (di cui Tahiti è territorio
d’oltremare) hanno ricevuto una tiepidissima
accoglienza. Dispiaciuta, perché nonostante tutto, la
Francia è anche il suo paese, la trentaquattrenne
Cèlestine Hitiura Vaite, ha voluto sottolineare che forse i
suoi libri non sono piaciuti ai francesi in quanto scritti da una
nativa. Va detto, infine, che sia Breadfruit che Frangipani sono
stati adottati come libri di testo alla University of
Hawaii e alla University of French Polynesia. Non
è un dato irrilevante se si pensa che, generalmente, la
letteratura dei popoli nativi
non ha mai riscosso l’interesse accademico, se non quello
prettamente specialistico, né della critica e tantomeno dei
lettori “occidentali”.
Maurizio Torretti
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