Taiwan, il parlamento vieta il consumo di carne di cane e di gatto

Chi contravverrà alla normativa introdotta a Taiwan rischia di pagare multe salatissime. Inasprite anche le pene per i maltrattamenti.

Il parlamento di Taiwan ha approvato nella giornata di martedì 11 aprile un emendamento alla legge che disciplina la protezione degli animali, introducendo il divieto di vendita e consumo di carne di cane e di gatto. D’ora in poi, chi contravverrà alla normativa sarà passibile di pesantissime sanzioni: fino a 250.000 Twd (dollari taiwanesi), l’equivalente di circa 7.700 euro. Un rischio che era già presente in alcune province dell’isola, ma che ora diventa generalizzato a livello nazionale.

A Taiwan le violenze sugli animali punite con due anni di carcere

A riferirlo è l’agenzia di stampa Central News Agency, citata dal South China Morning Post, che ha specificato anche come i nomi e le fotografie di coloro che saranno multati potranno essere resi pubblici. Ma la nuova normativa introdotta dai deputati di Taiwan rende più dure anche le pene per chi sarà giudicato colpevole di violenze nei confronti di cani e gatti : ora nella nazione asiatica si rischia di dover scontare fino a due anni di carcere, oltreché una sanzione pari a due milioni di Twd (circa 61.500 euro, raddoppiata in caso di recidiva).  La norma deve tuttavia ancora essere firmata e promulgata dalla presidenza per poter entrare in vigore, hanno specificato fonti locali.

Taiwan presidente
La presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen ©Ashley Pon/Getty Images

Con l’approvazione della nuova disciplina “abbiamo dimostrato che Taiwan è un paese nel quale il benessere degli animali è considerato una priorità”, ha dichiarato Wang Yu-min, parlamentare che aveva depositato il testo. In ogni caso, per l’isola il cambiamento culturale sembra avviato ormai da tempo, dal momento che il consumo di carne di cane e di gatto era molto diffuso alcuni decenni fa, ma ormai è sempre più raro.

La questione era tornata d’attualità dopo la scoperta di una serie di casi di pesanti maltrattamenti ai danni degli animali, il che ha provocato un’ondata di indignazione nella popolazione. Nel corso del 2016, l’esercito di Taiwan aveva dovuto presentare le proprie scuse ufficiali dopo la diffusione di un video che ritraeva dei soldati mentre torturavano un cane randagio.

Protesta carne di cane
Una manifestazione contro il consumo di carne di cane in Corea del Sud ©Chung Sung-Jun/Getty Images

A marzo la chiusura del più grande mercato della Corea del Sud

La notizia di Taiwan segue quella della chiusura del mercato di Moran, nella città di Seongnam, in Corea del Sud: una struttura nella quale veniva smerciata la maggior parte della carne di cane nella nazione asiatica. A chiederne lo stop erano state le autorità locali, secondo le quali in vista dei Giochi olimpici invernali del 2018, il mercato avrebbe rappresentato una macchia per l’immagine internazionale del Paese.

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