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Come costruire il futuro mettendo al centro le comunità
Il ruolo delle comunità nella sfida ambientale e sociale è stato al centro del talk online Moving the world forward, organizzato da Timberland nella Giornata mondiale della Terra.
Il ruolo attivo e consapevole delle comunità, la sinergia fruttuosa tra pubblico e privato, lo sviluppo di un’agricoltura rigenerativa e la lotta allo spreco alimentare. Sono stati questi i temi al centro dell’evento digitale dal titolo Moving the world forward (proiettare il mondo avanti), organizzato da Timberland oggi, giovedì 22 aprile, nella Giornata mondiale della Terra. Il talk, registrato in un luogo simbolo della nuova cultura metropolitana milanese, quale il multibrand store OREFICI11, trasmesso alle ore 10:00 su www.orefici11.com e disponibile in versione podcast sulla pagina Orefici11 di Spotify.
L’evento si inserisce in un programma di appuntamenti partiti lo scorso marzo con un talk dedicato all’eco-innovazione e voluti da Timberland per condividere i propri valori e obiettivi, fondati su uno sviluppo sempre più sostenibile, sia dal punto vista ambientale che sociale. Un’occasione per dialogare anche con altri interlocutori coinvolti in questa comune missione. A cominciare dai partner scelti per l’evento: Legambiente, Lombardia onlus, Too Good To Go e LifeGate.
Al centro del talk è stato messo il tema delle comunità, declinato attraverso le esperienze messe in campo e raccontate dagli ospiti del dibattito, che è stato moderato dal direttore responsabile di LifeGate Tommaso Perrone. “Nella Giornata mondiale della Terra, con questo appuntamento cerchiamo di guardare al futuro del pianeta e a pensare a come salvaguardarlo”, ha esordito il direttore, ricordando l’origine di questa ricorrenza, inaugurata oltre mezzo secolo negli Stati Uniti grazie all’intuizione del senatore democratico Gaylord Nelson.
Timberland, da 25 anni al servizio delle comunità
“In Timberland il mio ruolo è proprio quello di creare connessioni all’interno della comunità”, ha raccontato Elisabetta Baronio, Sustainability & responsibility manager Emea di Timberland, offrendo una panoramica su alcune delle iniziative con cui il brand porta concretamente avanti la sua mission ambientale e sociale. Tra questi il Path of service: “un programma di volontariato che da oltre 25 anni mette a disposizione di tutti i dipendenti quaranta ore per il volontariato”. Un impegno che, attraverso eventi e giornate dedicate, ha permesso all’azienda di destinare oltre 1 milione di ore a varie forme di servizio. “Questo ci offre uno sguardo in più e ci permette di creare connessioni con la cittadinanza, rispondendo alle sue reali necessità, portando valore aggiunto a noi e alla comunità”.
La partecipazione attiva per sentirsi parte di una comunità
Sull’importanza della sinergia tra pubblico e privato è intervenuta Chiara Bisconti, consulente per le risorse umane e presidente di Milano sport spa, che dal 2011 al 2016 è stata anche assessora del comune di Milano, occupandosi tra le altre cose anche di qualità della vita e del verde. “Durante la mia esperienza come assessora mi sono resa conto di come le azioni amministrative possano avere un senso se vengono fatte con la partecipazione attiva dei cittadini”. A testimonianza di ciò, Bisconti ha portato alcuni esempi legati alla cura del verde pubblico, che attraverso gesti semplici, come la manutenzione delle aiuole sotto casa, o con operazioni più articolate, come quelle dei giardini condivisi, possono cambiare la percezione stessa del bene pubblico.
La comunità si costruisce quando le persone sentono che con le loro azioni possono fare qualcosa e generare un beneficio che va oltre la persona stessa e coinvolge un ambito più vasto.
Too Good To Go, una comunità di guerrieri anti-spreco
Oggi è ormai sempre più evidente come la capacità di instaurare sinergie vantaggiose sia dal punto di vista del business che della salvaguardia ambientale sia la direzione in cui muoversi anche per le aziende. Un esempio recente di questo trend è rappresentato da Too Good To Go, applicazione nata in Danimarca per tentare di ridurre gli sprechi alimentari e approdata in Italia nel 2019. A parlarne durante il talk Timberland è stato Federico Rossetti, city manager Milano di Too Good To Go, che oggi conta oltre 36 milioni di utenti nel mondo (di cui 3 milioni in Italia).
Il meccanismo è molto semplice: attraverso un sistema di magic box (scatole che contengono cibo “a sorpresa”) la app consente a bar, ristoranti, negozi e hotel di vendere online, a prezzi ribassati, il cibo rimasto invenduto. “Il nostro servizio permette di unire due mondi separati trovando soluzioni comuni e vantaggiose per entrambi”, ha spiegato Rossetti. Da una parte ci sono gli utenti, che si impegnano attivamente tutti i giorni a ritirare cibo che altrimenti sarebbe andato sprecato (ribattezzati dalla app Waste Warrior – guerrieri anti-spreco), e dall’altra i negozianti “che non avevano mai affrontato il problema e oggi decidono di trovare nuove soluzioni”. Un’idea semplice e insieme rivoluzionaria, che da community virtuale diventa una comunità reale. “Le persone prenotano le magic box attraverso la app, ma poi devono andare di persona a ritirarle nei negozi. In questo modo si creano relazioni con i negozi di prossimità”.
Nuove filiere per rigenerare il pianeta
Tra gli obiettivi più ambiziosi annunciati da Timberland c’è quello con cui il brand intende andare oltre la neutralità carbonica, arrivando ad avere un impatto netto positivo sull’ambiente entro il 2030. Frutto di questo impegno è la linea di innovativi prodotti Earthkeepers, realizzati in pelle regenerative leather, che arriva da agricoltura rigenerativa, realizzata seguendo le leggi della natura. “Per diminuire la CO2 bisogna adottare nuove pratiche agricole”, ha spiegato Elisabetta Baronio. “Tanti dei prodotti tessili che compriamo arrivano dall’agricoltura ed è per questo che in Timberland stiamo cercando di creare filiere che prima non esistevano. Terreni fertili portano a comunità fertili. Come la storia ci insegna”.
Cascina Nascosta, un luogo da riscoprire nel cuore verde di Milano
Un progetto capace di sintetizzare e dare grande concretezza al concetto di comunità, dibattuto durante il talk, è quello di Cascina Nascosta. Un luogo incantevole nel cuore di Milano, “scovato per caso” da Chiara Bisconti, durante una passeggiata al parco Sempione. “Allora ero assessore al verde e scoprii che dentro al parco, in un luogo un po’ nascosto, c’era questa cascina adibita a uffici tecnici dei giardinieri. Era una sistemazione sovradimensionata che ospitava poche persone e così mi battei affinché l’amministrazione la mettesse a disposizione dei cittadini”. Oggi, grazie a quella fortunata intuizione, Cascina Nascosta è effettivamente diventata un luogo aperto a tutta la comunità, dove i cittadini possono acquistare i prodotti agricoli delle campagne circostanti, ma anche partecipare a iniziative destinate ad adulti e a bambini. Gestita da Legambiente (in seguito all’assegnazione per bando) la cascina, che include anche orti e un ristorante, potrebbe presto ospitare anche un auditorium e una ciclo-officina per le tante biciclette che attraversano il parco.
E proprio in questa location nascosta ma facilmente raggiungibile si svolgeranno i workshop organizzati da Timberland in collaborazione con Legambiente Lombardia, dedicati al natural cooking e all’urban gardening. Il coinvolgimento delle comunità passa anche da qui.
Il talk Moving th world forward è disponibile in podcast sulla pagina Orefici11 di Spotify.
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