Anche New York ha la sua “area C”: entra in vigore la tassa sul traffico

9 dollari al giorno per transitare in auto a Manhattan: è quanto prevede la nuova tassa sul traffico entrata in vigore a New York.

  • A New York entra in vigore la tassa sul traffico: gli automobilisti pagano 9 dollari al giorno per transitare a Manhattan.
  • La misura, molto contestata, è entrata in vigore il 5 gennaio dopo vari tentativi di fermarla per vie legali.

Chissà quante volte Noel Hidalgo, quarantacinquenne che risiede a Brooklyn, aveva già guidato per le strade della propria città. Domenica 5 gennaio 2025, però, è stato accolto dagli applausi di un gruppo di sostenitori appostati sul marciapiede. Nelle stesse ore, Emila Decaudin e i suoi amici emulavano le usanze dei matrimoni, esultando dalla loro auto con la scritta “just tolled” sul lunotto e le lattine agganciate con una corda al parafango per fare più rumore. Sono tra le prime persone in assoluto a pagare la nuova tassa sul traffico entrata in vigore nella città di New York, negli Stati Uniti. Una misura che ha fatto il suo debutto al prezzo di pesanti polemiche.

Come funziona la tassa sul traffico a New York

A partire dal 5 gennaio, dunque, auto e furgoni pagano 9 dollari al giorno per transitare all’interno della cosiddetta Congestion relief zone che corrisponde a Manhattan, dalla 60ma Strada in giù. La tariffa base è in vigore dalle 5:00 alle 21:00 nei giorni feriali e dalle 9:00 alle 21:00 nel weekend. Al di fuori di queste fasce orarie è di 2,25 dollari. Il prezzo scende per le moto (4,40 dollari, 1,05 al di fuori dell’ora di punta) e sale per autobus e mezzi pesanti. Sono previsti sconti per le persone che hanno un reddito basso. Esonerati bus scolastici, veicoli del governo, ambulanze, vigili del fuoco e altri mezzi che svolgono un servizio pubblico.

La tariffa aumenterà a 12 dollari al giorno entro il 2028 e a 15 entro il 2031, per un gettito annuo stimato in circa 500 milioni di dollari nel primo triennio, 700 milioni dopo il primo aumento e quasi un miliardo quando si raggiungerà la tariffa piena. L’amministrazione di New York utilizzerà queste future entrate come garanzia per poter emettere obbligazioni per un valore complessivo di 15 miliardi di dollari, da reinvestire nell’ammodernamento della rete di autobus, metropolitane e treni. Contestualmente, l’auspicio è quello di decongestionare le strade cittadine.

La complicata gestazione dell’area C di New York

Misure simili, in giro per il mondo, esistono già. A Londra la Congestion charge è in vigore da più di vent’anni, per la precisione dal 2003: il pedaggio è di 15 sterline al giorno per i veicoli che transitano nei quartieri centrali della città dalle 7:00 alle 18:00 nei giorni feriali e dalle 12:00 alle 18:00 nei festivi. A Milano l’area C, erede dell’Ecopass, è attiva dal 2012. Vale per tutte le auto, anche quelle dei residenti (che godono però di alcune agevolazioni): sono esonerate solo quelle elettriche o ibride, oltre a moto e motorini. Anche metropoli come Singapore e Stoccolma hanno introdotto pedaggi per scoraggiare il traffico.

Negli Stati Uniti, però, finora nessuna città ha mai introdotto qualcosa di simile. A San Francisco e Washington se n’è discusso in passato, ma senza arrivare a un accordo. La stessa gestazione della nuova tassa sul traffico di New York è stata molto farraginosa; una decina le azioni legali che hanno tentato di fermarla. A giugno sembrava sull’orlo del fallimento, salvo poi essere riesumata ma solo a fronte di un drastico taglio della tariffa giornaliera (da 15 a 9 dollari). Il New York Times fa notare come domenica 5 gennaio, il giorno dell’entrata in vigore della tassa, né il sindaco della città Eric Adams né la governatrice dello stato Kathy Hochul abbiano voluto rilasciare commenti pubblici. Presumibilmente, per via della forte contrarietà che emerge dai sondaggi.

Un disincentivo all’auto nella città più trafficata del mondo

Secondo l’ultima edizione della classifica redatta da Inrix, New York è seconda solo alla turca Istanbul tra le città più congestionate  In media, ogni cittadino trascorre ogni anno 102 ore nel traffico, contro le 71 di Roma (la prima italiana in classifica). In termini di produttività e tempo perso, il costo è stimato in 1.800 dollari l’anno. Nelle strade newyorkesi, la velocità media ammonta a meno di 21 chilometri all’ora. Stando ai dati diffusi dall’amministrazione della città, sono oltre 700mila i veicoli che ogni giorno fanno ingresso a Manhattan. Con tutto ciò che ne consegue anche in termini di inquinamento atmosferico e vivibilità.

Nonostante tutte queste motivazioni, la nuova tassa sul traffico introdotta a New York è tutt’altro che popolare. Servirà senza dubbio un periodo di rodaggio per poter valutare in modo obiettivo i risultati, ma per ora sono parecchi i pendolari che lamentano di dover sostenere tragitti più lunghi e scomodi. E Donald Trump, appena eletto per il suo secondo mandato da presidente degli Stati Uniti, non ha perso occasione per dirsi contrario e minacciare di abolirla. Un proposito che però non sarà così facile attuare, ora che la misura è già in vigore.

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