Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Tav Torino-Lione, la Francia si prende “una pausa”
Il ministro dei Trasporti della Francia ha spiegato al giornale francese Reporterre che sulla Tav Torino-Lione i costi impongono una riflessione.
“Sulla linea ad alta velocità Torino-Lione ci prendiamo una pausa”. L’annuncio, a sorpresa, è arrivato dal ministro dei Trasporti della Francia, Elisabeth Borne, in un’intervista rilasciata al quotidiano ecologista Reporterre. Ciò non significa che il governo abbia deciso di abbandonare il progetto della Tav ma, per lo meno, implica una presa d’atto dei costi esorbitanti dello stesso.
Une sage décision ! Allouons les fonds au maintien du réseau ferré français et, ici, au tram-train https://t.co/4hI6b5X6lE #LyonTurin
— Éric Piolle (@EricPiolle) 19 luglio 2017
La Tav Torino-Lione: un’opera da più di 26 miliardi di euro
La Corte dei conti francese ha infatti indicato, alcuni anni fa ormai, in più di 26 miliardi di euro il costo totale dell’opera, di cui 8,5 miliardi necessari per la sola costruzione del tratto transfrontaliero, ovvero il tunnel che dovrebbe attraversare le Alpi. “Dobbiamo riesaminare le spese e le risorse per non avanzare più promesse non ancora finanziate”, ha spiegato il ministro.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dal sindaco di Grenoble, l’ecologista Eric Piolle : “È una decisione saggia. Dedichiamo piuttosto i fondi alla manutenzione della rete ferroviaria francese”, ha dichiarato in un tweet. Di parere opposto la regione Auvergne-Rhône Alpes, secondo la quale “il progetto è ormai troppo avanzato per essere abbandonato”.
Nella foto di copertina: una bandiera sventolata da militanti No Tav ©Dega180/Wikimedia Commoons
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